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US Arezzo, presentato Stefano Sottili. 4-2-3-1, gioco offensivo e voglia di stupire

"Una bella sfida". Ecco come vi risponderà Stefano Sottili se gli chiederete cosa rappresenta Arezzo per lui. Una sfida forse più legata agli obiettivi fissati dalla società che più legati al campo al momento sono strettamente legati alla...

"Una bella sfida". Ecco come vi risponderà Stefano Sottili se gli chiederete cosa rappresenta Arezzo per lui. Una sfida forse più legata agli obiettivi fissati dalla società che più legati al campo al momento sono strettamente legati alla costruzione, anzi alla ricostruzione, di un gruppo.

"Ho percepito nei direttori Gemmi e Riccioli la voglia di iniziare un certo percorso per costruire qualcosa di duraturo - ha esordito Sottili. Partiamo dal basso, tanto lavoro da fare. Ho trovato grande disponibilità da parte di tutti. Arezzo è un club importante ma non si può continuare a vivere di ricordi, dobbiamo scrivere il futuro. Per farlo serve la passione degli aretini trainata ovviamente dai risultati sportivi".

Questo Arezzo però punterà alla salvezza oppure ai playoff che vista la nuova formula potrebbero essere ampiamente alla portata?

"Prima arriviamo a 40 punti e poi vediamo...pensiamo ad ottenere il massimo. Dobbiamo pensare solo a questo".

Inizierà a plasmare la squadra secondo il 4-2-3-1?

"Non sono legato ad un modulo. Avendo possibilità di allestire una squadra credo che inizierò con un 4-2-3-1. Non amo le due punte orizzontali, preferisco due attaccanti in verticale che possono attaccare la profondità. Potrei giocare anche con una mediana a rombo oppure con la difesa a tre. Devo prima vedere i giocatori che avrò a disposizione".

A proposito di giocatori come valuta Capece in una mediana a due lui che è per natura il vertice basso di un centrocampo a rombo?

"Sarà uno dei quattro centrali di centrocampo anche se è sempre stato utilizzato come vertice basso in un centrocampo a tre. Se poi dopo il ragazzo avrà dubbi e perplessità lo lasceremo libero".

Su Corradi ed Erpen che idea si è fatto?

"Riguardo Corradi la mia intenzione è farlo giocare a centrocampo in una linea a due anche se so perfettamente che ha doti di centrocampista offensivo. Erpen è per definizione un trequartista che comunque potrebbe tornare utile anche come esterno in certe situazioni. Di sicuro non lo sacrificherò in fase difensiva".

Ancora però mancano diversi giocatori per poter parlare di squadra al completo...

"Me ne rendo conto. La rosa non sarà completa nemmeno quando ci troveremo qui ad Arezzo il prossimo 14 luglio. Abbiamo tempo per migliorare e completare la squadra".

Che ne pensa della prossima Lega Pro con tre gironi da 20 squadre e playoff allargati?

"Se ci saranno tre gironi a 20 squadre ci saranno più partite. Per fortuna a mio avviso da quest'anno anche la Coppa Italia di Lega Pro varrà qualcosa perché porterà ai playoff. Questa Lega Pro è un gran bel campionato. Mi auguro che le risorse economiche non vadano poi a incidere negativamente nel corso della prossima stagione. I derby? Nessun problema ad affrontare numerosi derby. Credo sia facile vedere un girone con Arezzo, Viterbese, Sambenedettese e le toscane. Sarà uno stimolo in più".

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Twitter @MatteoMarzotti

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