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Spino, la famiglia Peroni punta alla tripletta

Peroni e… Peroni: Stefano su un versante, il fratello Fabrizio sull’altro e il padre, Giuliano, su uno dei raggruppamenti. La famiglia di piloti di Sesto Fiorentino sembra proprio intenzionata a realizzare la tripletta nell’edizione 2018 dello...

Peroni e… Peroni: Stefano su un versante, il fratello Fabrizio sull’altro e il padre, Giuliano, su uno dei raggruppamenti. La famiglia di piloti di Sesto Fiorentino sembra proprio intenzionata a realizzare la tripletta nell’edizione 2018 dello Spino. Le migliori ricognizioni sui 6 chilometri della provinciale 208 sono proprio quelle dei due figli. Nella 9° Cronoscalata Storica, quarta tappa del Campionato Italiano di Velocità Auto Storiche con valenza anche per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna e per il Challenge Salita Piloti Auto Storiche, Stefano Peroni con la sua Martini Mk 32 è l’unico a essere sceso sotto il muro dei 3 minuti (2’58”56 e 2’58”69) e nel V Raggruppamento ha già creato una sorta di vuoto, distanziando nettamente Emanuele Aralla su Dallara F390, Matteo Aralla su Formula Renault Europe e la tenace Chiara Polledro su Formula Abarth. “Sembra che l’auto stia andando meglio rispetto alle altre gare – ha commentato Stefano Peroni – ma il tempo non è ancora soddisfacente, perché siamo sul 2’58” e lo scorso anno vinsi con 2’55”. Vediamo allora di limare i 3” domani in gara”. Si prospetta invece accesa la battaglia nel IV Raggruppamento fra l’Osella Pa 9/90 di Walter Marelli e la Re.Bo. del pilota locale Ennio Bragagni Capaccini, che nel primo turno, con il suo 3’06”34, è stato più veloce per appena 35 centesimi. Nel secondo, Marelli è stato costante (3’06”52, ovvero meglio di 17 centesimi), mentre Bragagni ha alzato di quasi 2” a 3’08”13. “Ho guidato meglio nella seconda prova – ha detto Marelli – ma l’esito non è stato un granchè, anche perché la strada era un tantino allentata fino al primo intertempo. Tanto di cappello a Ennio Bragagni Capaccini per quello che ha fatto. Per me, si tratta della prima volta qui con l’Osella in un tracciato molto bello e preparato bene anche a livello di sicurezza, ma è evidente che per far bene occorrono anche quelle “malizie” che si acquisiscono correndovi da tempo, mentre io di fatto sono un neofita”. Eccezionali le performance del fiorentino Marco Ulivi su Renault 5 Gt Turbo, terzo assoluto nella prima salita in 3’35”30 davanti alla Lucchini di Sandro Zucchi (3’33”48 il suo tempo più rilevante, perché poi ha avuto problemi meccanici) e di Gianluca Paloschi, quarto nel secondo turno in 3’34”32, con Ulivi quinto. Nel III Raggruppamento, l’esordiente Andrea Fiume su Osella Pa 8/9 si presenta con un 3’27”99 che ipoteca l’assoluto e poi migliora di oltre 2”, ritoccando a 3’25”71; alle sue spalle, la Bmw 2002 Ti di Salvatore Asta ha per ora qualche chance in più rispetto alla Porsche 911 Sc di Giuseppe Gallusi, a sua volta incalzato dalla Volkswagen Golf di Fernando Morselli. Ma sarà la gara a pronunciare il verdetto. “Un fondo stradale decisamente più aderente nella seconda salita – ha dichiarato Fiume – ma questo è un tracciato completo: misto nella prima parte e veloce nella seconda. Dal bivio di Caprese Michelangelo in poi occorre conoscerlo bene per tirar giù il piede ed è quello che tenterò di fare in gara”. Un prototipo davanti a tutti, nella prima prova, anche nel II Raggruppamento: è l’Osella Pa 3 del Peroni padre, Giuliano, salito in 3’09”03 per poi rinunciare al secondo turno; e allora, interesse concentrato nella sfida a quattro fra l’Alfa Romeo Gtam di Lucio Gigliotti, le Porsche Carrera di Ildebrando Motti e Matteo Adragna e la De Tomaso Pantera di Giuliano Palmieri, che dapprima ha avuto delle distrazioni alla guida, poi nella seconda prova ha alzato la voce in 3’34”48, precedendo di un solo centesimo Gigliotti, che a sua volta era secondo dietro Peroni e davanti a Motti per 32 centesimi. Riccardo Da Frassini, con la sua Fiat Giannini, si candida al primo posto nel nutrito lotto della classe 700 con 3’51”73, ma Andrea Pezzani gli ricorda la sua presenza con il 3’53”92 nella seconda salita. Netta, infine, la supremazia di Tiberio Nocentini su Chevron B19 nel I Raggruppamento, con la Nerus Silhouette di Angelo De Angelis e la Nsu Brixner di Antonio Di Fazio a occupare gli altri due gradini dell’ipotetico podio, anche se si prospetta incerta la battaglia per la piazza d’onore. “Una gara come sempre bellissima – sono parole di Nocentini – e complimenti agli organizzatori. Con i tempi, ho già abbassato in prova di 3” rispetto allo scorso anno”.

UN PERONI IN “POLE” ANCHE FRA LE MODERNE Fra le moderne al seguito, Fabrizio Peroni con la sua Osella Pa 20/S di gruppo CN è avanti rispetto a due “driver” locali: 3’03”58 e 3’00”35 i suoi riscontri. Dietro di lui, Michele Bertelli di Sansepolcro con l’Osella Pa 21 Jrb, primo in E2-SC con 3’06”34 e 3’04”22 e poi Daniele Giannini di Pieve Santo Stefano, migliore fra le E2-SS con la Gloria B4. Più staccati, gli altri due pievani delle “formula”: Mauro Polcri e Michele Gregori. Nel nutrito gruppo delle Racing Start, il veterano Mario Tacchini precede la giovane Camilla Bisceglia, autrice di una prestazione a suon di centesimi con il padre Claudio.

E ORA LA GARA

Sono stati complessivamente 161 i piloti ad aver preso parte alle prove ufficiali, così ripartiti: 124 fra le storiche e 37 fra le moderne. L’unica interruzione, peraltro non lunga, si è verificata nel secondo turno di prove per il problema alla Nsu Tt1200 di Daniele Di Fazio, che ha subito lievi danneggiamenti alla carrozzeria quando ancora era nella prima parte del tracciato: l’intervento del carro attrezzi si è reso necessario perché la vettura era ferma in traiettoria. Iniziate alle 13 in punto, le prove si sono concluse intorno alle 17.45. Domenica 17 alle 9.30, il direttore Flavio Candoni darà il via alla prima manche di gara; dopo che il serpentone sarà sceso e tornato in paese per il riallineamento, si procederà con la seconda.

PILOTI DA RECORD Da rimarcare la 37esima partecipazione su 46 edizioni complessive per Roberto Brenti di Bibbiena, che corre con la Renault 5 Gt Turbo ma vi sono altri due piloti meritevoli di citazione. Il primo è Mauro Ceccarelli (Ams Sport) che era presente allo Spino anche il 5 settembre 1965, giorno di svolgimento della prima edizione; il secondo è Andrea Baroni (Porche 911 Sc), che festeggia i 50 di attività agonistica.

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