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Riccioli sul caos societario dell'Arezzo: "Calunnie su di me. Sono dispiaciuto"

Comunicato di Andrea Riccioli sulle vicende societarie che stanno investendo l'Arezzo. Con la presente intendo portare un minimo di chiarezza sui fatti avvenuti di recente, riguardanti la cessione della U.S. Arezzo, che mi hanno coinvolto, mio...

Comunicato di Andrea Riccioli sulle vicende societarie che stanno investendo l'Arezzo.

Con la presente intendo portare un minimo di chiarezza sui fatti avvenuti di recente, riguardanti la cessione della U.S. Arezzo, che mi hanno coinvolto, mio malgrado, all’interno di polemiche pretestuose e infondate.

In relazione alla trattativa con Neos Solution, ho preso parte ad un incontro finale e conclusivo, in cui sono stati spiegati i programmi quinquennali degli acquirenti, con il progetto di investimenti in strutture e settore giovanile da ampliare. In quella circostanza sono stato messo al corrente di tutti i nomi e i cognomi degli imprenditori che avrebbero composto la cordata.

Subito dopo, ho approfondito con adeguate verifiche la situazione patrimoniale dei singoli soci e del futuro Presidente: dalle carte è emerso un gruppo economicamente valido e assolutamente in grado di affrontare il costo di una società come l'U.S. Arezzo. Le stesse verifiche so essere state fatte anche da altri soggetti interessati alle vicende dell’U.S. Arezzo, che confermavano le stesse conclusioni.

Come ulteriore garanzia la Neos Solution avrebbe messo a pegno, in favore della U.S. Arezzo srl, una somma sufficiente per completare la stagione sportiva in corso. Tale somma avrebbe dovuto essere versata nelle casse sociali, come da contratto, entro il 10 dicembre 2017.

Queste per me prima, e anche per la maggior parte dei tifosi in seguito, sono state ragionevoli condizioni per potermi fidare del passaggio dell'U.S. Arezzo ad una nuova proprietà, solida economicamente e con progetti seri.

Appena insediata la nuova proprietà, ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili, mettendomi però a disposizione nei giorni seguenti per i vari passaggi di consegna e per aiutare i nuovi soggetti nelle specifiche logistiche.

Da qui in avanti la storia sarebbe opportuno ce la spiegasse chi ha gestito le operazioni e non il sottoscritto, che non ne è a conoscenza.

Ad oggi sono rammaricato e arrabbiato della situazione venutasi a creare, di cui non intendo in nessun modo essere complice. Né ritengo giusto essere crocifisso per fatti e situazioni di cui non sono responsabile in alcun modo. Anzi, per quel che può servire prendo fermamente le distanze personali dall'accaduto e tutelerò la mia persona nelle opportune sedi, anche in riferimento a illazioni calunniose che circolano senza fondamento alcuno.

Moralmente sono dispiaciuto, costernato e incredulo per la situazione attuale, perché all'Arezzo ho sempre dato tutto e ho sempre agito con il massimo impegno e fedeltà, sia nei confronti dei dipendenti, dei calciatori e dei tifosi tutti.

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