Questo Arezzo fa paura: 5 su 5, i meriti di Sottili e un entusiasmo contagioso

Questo Arezzo mette paura. Cinque vittorie di fila, da tre partite gli amaranto non subiscono gol e lì davanti c'è una coppia di attaccanti da 20 gol che viaggia a braccetto. Morale alle stelle e entusiasmo che da tempo mancava attorno al cavallino.

Prova di maturità superata. Sottili non si fidava (giustamente) di un Tuttocuoio a digiuno di vittorie in piena zona playout. Le motivazioni che poi si traducono in applicazione e concentrazione vengono da sole quando devi preparare e giocare un derby o la sfida con la capolista.

Difficile tenere 26 ragazzi a pieno regime quando vai in casa di un avversario giovane e in difficoltà giocando in uno stadio dove gli spettatori difficilmente superano le mille unità. L'Arezzo non ha fallito, ha preparato come sempre al meglio l'incontro e i primi meriti è giusto che li prenda Stefano Sottili. La squadra più in forma in Italia. L'en plein da quando è iniziato il girone di ritorno parla non solo di un Arezzo con una media da promozione ma di anche di una squadra in salute a livello fisico, la migliore in Italia se prendiamo in considerazione le prime giornate del girone di ritorno dalla Serie A alla Lega Pro. Cinque vittorie di fila l'Arezzo erano anni che non riusciva a metterle insieme. Vincere aiuta a vincere e la continuità come sempre premia anche se otto punti possono sembrare un abisso. Solini in marcatura Difesa rinnovata e l'imbattibilità di Borra. Tra i punti di forza c'è la difesa. Nei primi tre turni del 2017 l'Arezzo non ha incassato alcuna rete. Finalmente dirà qualcuno dopo gli svarioni e di inizio stagione. E pensare nel giro di una settimana il cavallino ha perso per infortunio il portiere titolare Benassi e ceduto la coppia di centrali difensivi che in estate era data per titolare. L'Arezzo ha lanciato il giovane Borra, scoperto Solini e sta conoscendo meglio un certo Barison, un 22enne con tanta personalità. Le scelte di Sottili. In estate ecco un allenatore nuovo per più di 20 giocatori nuovi. Idee nuove per un gruppo nuovo. Sottili guardando la rosa costruita con tanti esterni e trequartisti ha puntato sul 4-2-3-1 per poi virare su un 4-4-2 votato all'attacco per sfruttare una coppia di attaccanti che viaggia a braccetto con 10 gol a testa. Insomma rispetto ad altri suoi colleghi a Sottili va dato il merito di non essersi fossilizzato su un unico progetto. Riccioli e Gemmi Un mercato condiviso, la base del progetto. L'Arezzo aveva bisogno di un mediano di quantità e di un centrale difensivo under. Gemmi ha così chiuso per Cenetti (contratto fino al 2018) e Barison (prestito con obbligo di riscatto). Due giocatori già allenati da Sottili a Bassano che conoscono quindi il mister e i suoi metodi di lavoro in grado di integrarsi subito senza bisogno di rodaggio.

Se poi consideriamo i tanti contratti con scadenza giugno 2018, al netto della cessione dei pezzi pregiati tra qualche mese, il quadro che emerge è quello che il progetto c'è ed è concreto. Vada come vada da qui a giugno l'Arezzo ha gettato le basi per la prossima stagione.

Entusiasmo alle stelle. In 700 a Siena, quasi 4mila con l'Alessandria, in 300 a Tuttocuoio e prima ancora in 500 a Livorno. L'Arezzo non è mai solo lontano dal Comunale e anche l'entusiasmo di una Curva Sud dove oltre a chi si è sobbarcato anni di trasferte a Pierantonio, Deruta e Montemurlo, sono tornati ad affacciarsi anche altri curiosi. L'entusiasmo è contagioso e aiuta a correre.

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