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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Poteva essere la giornata perfetta. La stretta di mano con Moscardelli, credibilità e tenuta atletica

Qua la mano capitano. E' il 15' esatto, come 15 sono le reti segnate fino a quel minuto da Moscardelli, quando la Curva Sud alza tre striscioni per il proprio. "Uomo vero, atleta e capitano" mostra la Minghelli verso il primo giocatore dopo Floro...

Qua la mano capitano. E' il 15' esatto, come 15 sono le reti segnate fino a quel minuto da Moscardelli, quando la Curva Sud alza tre striscioni per il proprio. "Uomo vero, atleta e capitano" mostra la Minghelli verso il primo giocatore dopo Floro Flores ha meritarsi un coro ad personam.

Il rinnovo di contratto firmato in settimana era quanto di più aspettavano i tifosi. Vada come vada la stagione e la roulette dei playoff sapere di poter ripartire da un ragazzo che in barba a 37 primavere ha retto e trascinato l'Arezzo nel periodo di flessione e più in salita della stagione. A dire la verità il rinnovo di contratto non ha solo questo valore.

Il rinnovo di Moscardelli, uno che ha saputo far breccia prima ancora per impegno e dedizione che per i gol spettacolari nel cuore degli aretini, ha un altro valore. Il popolo amaranto si fida e si è affidato al Mosca e quella firma nero su bianco sul contratto fino al giugno 2018 per costruire insieme qualcosa di importante ha restituito credibilità all'Unione Sportiva Arezzo. Una credibilità che l'affaire Nuccilli aveva minato e che ancora oggi lascia tanti interrogativi. Diciamo che il peggio è passato e guardiamo con ottimismo al futuro perchè se Moscardelli ha firmato vuol dire che la strada è stata tracciata e il progetto c'è.

Poteva essere la giornata perfetta. Il tributo a Moscardelli, la rete del capitano sotto la Sud come a sancire ancor più profondamente il legame con i tifosi e poi finalmente la rete di Pietro "Biccio" Arcidiacono. Poi però ecco il pari beffa. Un pari diverso da quello con il Pontedera. Se con i granata l'uno a uno era amaro come il fiele (in 10 contro 11) quello con la Giana è ben diverso. Primo perchè l'Arezzo ha affrontato una squadra che è venuta al Comunale giocando e non difendendo a oltranza. Secondo il valore di una rosa dove Pinardi e Bruno sono due elementi di assoluto spessore.

Di buono c'è la tenuta atletica. Nonostante il primo vero caldo, nonostante la terza partita in sette giorni ecco una prestazione arrembante nel primo tempo e a tratti nella ripresa. Nessun giocatore costretto a chiedere il cambio, se non per infortunio, a causa di crampi. L'Arezzo sta bene a livello fisico nonostante una rosa ridotta all'osso e questo forse è ciò che conta sapendo che da qui ai playoff manca meno di quanto si pensi in attesa di recuperare i difensori centrali, Luciani e Grossi.

Twitter @MatteoMarzotti

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