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Nicchi e Giannoccaro telefonano all'arbitro aggredito in Castel San Niccolò-Fortis

Il miglior modo per lasciarsi alle spalle un episodio che ha fatto il giro del mondo era quello di tornare in campo. E così è stato. Il fischietto aretino protagonista suo malgrado del video diventato virale è tornato ad arbitrare poche settimane...

Il miglior modo per lasciarsi alle spalle un episodio che ha fatto il giro del mondo era quello di tornare in campo. E così è stato.

Il fischietto aretino protagonista suo malgrado del video diventato virale è tornato ad arbitrare poche settimane dopo il fattaccio di Castel San Niccolò-Fortis Arezzo. Era da poco passato il 70' della partita del campionato di Terza Categoria quando l'arbitro della sezione AIA di Arezzo ha estratto il cartellino rosso ai danni di un calciatore del Castel San Niccolò. Il giocatore per tutta risposta assestò un calcio all'altezza delle ginocchia prima di essere portato via a forza dal terreno di gioco. Una scena ripresa dalle telecamere di ArezzoTV che ha fatto il giro del mondo e che è costata al calciatore tre anni e tre mesi di squalifica.

Quello che ancora non era stato reso noto all'indomani del fattaccio sono le telefonate ricevute dal fischietto aretino a cui non è mancata la vicinanza della sezione AIA di Arezzo. A raccontare quanto accaduto il vicepresidente della sezione AIA aretina Sandro Sarri nel corso dell'ultima puntata di Zona Dilettanti.

“In un primo momento è chiaro che il ragazzo sia stato preso un po' dall'evento, ma nel giro di 15-20 giorni è tornato subito in campo – racconta Sandro Sarri. Tra l'altro il presidente nazionale dell'AIA Marcello Nicchi ha telefonato al ragazzo e come lui anche il designatore della Lega Pro Giannoccaro ha voluto far sentire la propria vicinanza”.

Quei 30 secondi che hanno fatto il giro del mondo però non sono solo diventati l'esempio di un episodio giustamente condannato da più parti. La reazione del giovane arbitro, rimasto impassibile dopo il calcio ricevuto, è stata portata ad esempio da parte degli organi dell'Associazione Arbitri.

“I colleghi, anche a livello nazionale, sono rimasti colpiti positivamente dal comportamento dell'arbitro – prosegue Sarri. Non è un mistero che oltre ad essere un arbitro il ragazzo sia anche una cintura nera. Ha colpito il suo modo di restare impassibile, mantenendo la calma e i nervi saldi nonostante il calcio e il tono di sfida del giocatore. Purtroppo sono episodi che non vorremmo mai vedere in un rettangolo di gioco e speriamo che ciò non accada più”.

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Twitter @MatteoMarzotti

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