rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Matteoni in curva per gli auguri ai tifosi. "Dal 3 gennaio l'Arezzo diventa un'azienda. Non pagherò gli errori di altri"

"Bella, vogliosa, come si dice a Roma arrapata". Marco Matteoni, prossimo presidente e proprietario dell'Arezzo, definisce così la squadra amaranto dopo la vittoria sulla Giana. Prima di entrare in sala stampa però Matteoni si è voluto recare in...

"Bella, vogliosa, come si dice a Roma arrapata". Marco Matteoni, prossimo presidente e proprietario dell'Arezzo, definisce così la squadra amaranto dopo la vittoria sulla Giana. Prima di entrare in sala stampa però Matteoni si è voluto recare in curva sud.

Un'altra promessa mantenuta per certi aspetti. Fin dal suo arrivo tramite la Neos Solution, Matteoni aveva dichiarato che sarebbe andato spesso in curva. Così ha fatto anche per fare gli auguri ai tifosi amaranto.

"Sono contento per la partita - commenta -peccato per quel quarto d'ora ma può capitare. Se non avessimo perso in Sardegna avremmo avuto sicuramente un'altra classifica...è stata una bella partita questa e ho apprezzato i giocatori con i quali stiamo imparando a conoscerci e spero anche a fidarci reciprocamente".

Possiamo già chiamarla presidente?

"Mercoledì firmerò l'atto e nel pomeriggio sarà ad Arezzo. Dal 3 gennaio questa società diventerà un'azienda - spiega Matteoni - il mio progetto è far in modo che nell'Unione Sportiva il calcio rappresenti il 15-20 per cento dell'attività. Farò impresa vera, dando un significato e maggiore valore ad un marchio che con tutto il rispetto è stato valutato 60mila euro. Mi sembra poco, con quella cifra ci compri una discoteca".

L'Arezzo entrerà nella Matteoni Group, è corretto?

"Se avessi preso la squadra con una società ad hoc vi sareste dovuti preoccupare - prosegue Matteoni - invece ho deciso di comprarla con la Matteoni Group che è la capofila delle mie aziende. Tramite questa gestisco anche altre attività, ma non solo. Il 90 per cento delle quote è di mia figlia, il 10 mio. Al compimento del 18esimo anno di età il 45 per cento passerà a mio figlio. Secondo voi metterei di mezzo i miei figli se non fossi convinto? Ripeto un concetto: dal 3 gennaio l'Us Arezzo diventa un'azienda" .

Non le fanno paura i conti, i bilanci presentati negli ultimi giorni e di cui si è parlato?

"Gli imprenditori sono tutti un po' matti. Sono convinto che possiamo fare un buon lavoro. Certo, chi si aspetta di essere pagato domattina mi dia almeno il tempo di arrivare ad Arezzo e insediarmi...Una cosa devono saperla tutti: una volta che avrò in mano la società poi cercherò di capire con commercialisti e avvocati chi ha sbagliato. Io non pago gli errori fatti da altri. Io sto portando questa barca in porto e dal 3 gennaio cambieranno alcune cose. Chi me lo ha fatto fare? In certi momenti è necessario tirare fuori gli attributi soprattutto se ti appassioni e credi in un progetto".

Mercoledì quindi presenterà il nuovo consiglio di amministrazione, da chi sarà composto? Magari anche da alcuni imprenditori aretini?

"L'Arezzo sarà un libro aperto - conclude Matteoni - più di questo non dico. I conti dell'Arezzo saranno disponibili e ogni tre mesi convocherà il cda in città".

Articoli correlati:

L'Arezzo risponde presente: quattro gol alla Giana (4-2) e ritorno al successo

Le pagelle: De Feudis e Corradi tra i migliori. Moscardelli è un patrimonio da custodire Twitter @MatteoMarzotti

Video popolari

Matteoni in curva per gli auguri ai tifosi. "Dal 3 gennaio l'Arezzo diventa un'azienda. Non pagherò gli errori di altri"

ArezzoNotizie è in caricamento