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Marconcini, assalto al titolo Mondiale a un anno da Rio 2016

Testa al Mondiale e cuore alla Giostra del Saracino. Matteo Marconcini prepara l'assalto al titolo Mondiale di judo nella categoria degli 81 kg in programma dal 28 agosto al 3 settembre a Budapest. Dopo l'esperienza di Rio 2016 ecco un altro...

Testa al Mondiale e cuore alla Giostra del Saracino. Matteo Marconcini prepara l'assalto al titolo Mondiale di judo nella categoria degli 81 kg in programma dal 28 agosto al 3 settembre a Budapest.

Dopo l'esperienza di Rio 2016 ecco un altro appuntamento da seguire con il fiato sospeso per il judoka aretino che festeggerà proprio in Ungheria il suo 28esimo compleanno.

Matteo come arrivi a questo Mondiale?

"Ho dovuto fare i conti con una fastidiosa pubalgia che ancora oggi mi sta dando dei problemi - spiega Marconcini - negli ultimi tre mesi ho cercato attraverso terapie irate e riposo quando possibile di curarmi senza trascurare la preparazione. Per questo Mondiale mi sono preparato allenandomi in Giappone, un'esperienza che è stata molto importante".

Un anno fa l'avventura a Rio 2016, adesso il Mondiale.

"E' vero - prosegue Marconcini - non passa giorno che non pensi anche un solo momento ai Giochi Olimpici. Sono reduce da un buon anno con il terzo posto ai Mondiali Militari. Sono convinto di poter giocare le mie carte anche se il Mondiale è una gara completamente diversa da un'Olimpiade".

In che senso?

"Per accedere ai Giochi Olimpici c'è tutto un percorso di qualificazione mentre ai Mondiali ogni nazione può schierare nelle varie categorie due atleti. In totale saranno circa 80 gli atleti in corsa per il titolo. L'esordio? Il 31 agosto. Al termine della prova rientrerò in Italia, giusto in tempo per seguire la Giostra".

Sarai tra i figuranti di Porta del Foro?

"No, questa volta no. Anche se c'era la possibilità ho preferito dire di no perché durante l'anno non ho potuto dare una mano come avrei voluto al mio quartiere. E' giusto che chi ha lavorato in questi mesi abbia la possibilità di scendere in Piazza con i colori di Porta del Foro. Io sarò in tribuna a fare il tifo".

Magari dopo una bella prova ai Mondiali...

"Sarebbe il massimo. All'Italia una medaglia manca dal 2007".

Un digiuno lungo quanto quello di Porta del Foro.

"Ci avevo pensato. Tra l'altro l'ultima volta che la Chimera conquistò la lancia d'oro ero tra i figuranti. Speriamo di riuscire entrambi a interrompere questo digiuno".

Twitter @MatteoMarzotti

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