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L'Indomita Quarata passa solo nel recupero. Fortis ko di rigore

Il risultato più giusto e piu’ corretto sarebbe stato il pari 1-1 impostato da entrambe le formazioni nella parte finale dell’incontro interessante, fino al 90’  e pieno di spunti tecnico-atletici degni di menzione, ma quando tutto lasciava...

Il risultato più giusto e piu’ corretto sarebbe stato il pari 1-1 impostato da entrambe le formazioni nella parte finale dell’incontro interessante, fino al 90’ e pieno di spunti tecnico-atletici degni di menzione, ma quando tutto lasciava presagire ad una equa distribuzione di punti in palio per muovere la classifica generale, una decisione arbitrale all’ultimo minuto di recupero, inspiegabile e non coerente con il regolamento del calcio , da considerarsi un comportamento inqualificabile ingiusto e scellerato in un corretto contesto della partita, ha assegnato rigore e tre punti ai locali, che al momento mantengono la vetta della classifica generale; premio disciplina agli atleti ospiti, Dirigenti e pubblico sugli spalti se l’incontro di calcio non è degenerato, come spesso accade, in incresciosi episodi che nulla hanno a che vedere con lo sport giocato: era la prova del fuoco per il giovane fischietto aretino, il primo debutto tra i dilettanti ma riteniamo che ancora debba militare a lungo, nelle giovanili, sia per approfondire la propria conoscenza tecnica che per migliorare tenuta fisico-atletica (raramente presente nelle azioni importanti). Il fatto accade al 94’ (quarto dei quattro minuti accordati per il recupero): un difensore ospite protegge il pallone sulla linea di fondo, dentro l’area di rigore, che sta lentamente rotolando fuori campo; l’impeto di un attaccante alle sue spalle lo fa franare a terra e nella caduta va a toccare il pallone con le mani; mentre l’attaccante sta per rientrare nel proprio ruolo, convinto di aver commesso il fallo, il direttore di gara, tra lo stupore generale di atleti e pubblico, assegna il calcio di rigore per la formazione locale. In precedenza, al 38’, aveva elargito magnanimamente un primo rigore ai padroni di casa, poi sbagliato, assegnato per una spallata esagerata tra difensore ospite e attaccante locale; (ma altrettanto esagerata era la differenza fisico-atletica dei due avversari). Azioni documentate da ripresa TV presente all’incontro. Di fronte a tali accadimenti, la cronaca passa in secondo ordine: le due formazioni si sono date battaglia con estrema correttezza senza ricorrere a puerili escamotages per la conquista del risultato: è vero che il Quarata poteva chiudere il match al 38’ del primo tempo, con il rigore assegnato e fallito da Giangeri, ma è altrettanto vero che sul punteggio di parità due interventi formidabili di Susi hanno salvato il risultato dopo il pari conseguito al 49’ dalla Fortis su calcio d’angolo con un bel colpo di testa di Guerrini identico a quello di Bardelli che al 14’ aveva portato in vantaggio i locali. Al termine della gara oltremodo amareggiato il Presidente Francesco Martoglio non soltanto per la sconfitta che, ad inizio partita, avrebbe anche firmata nel minimo scarto, ma nella sfortuna che attanaglia la formazione aretina sia per le assenze forzate per infortuni od indisponibilità degli atleti, ma anche per fattori esterni al calcio giocato che, nulla hanno a che vedere con lo sport più seguito nel mondo.

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