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Imprenditori aretini o un solo acquirente da fuori Arezzo. Due piani per il dopo Ferretti

La tribuna vip quella destinata alla dirigenza amaranto potrebbe restare almeno per la prossima gara casalinga decisamente vuota. E questo nonostante il gran lavoro, le telefonate e i colloqui che Andrea Riccioli e il primo cittadino Ghinelli...

La tribuna vip quella destinata alla dirigenza amaranto potrebbe restare almeno per la prossima gara casalinga decisamente vuota. E questo nonostante il gran lavoro, le telefonate e i colloqui che Andrea Riccioli e il primo cittadino Ghinelli stanno portando avanti. Il dopo Ferretti ad oggi si divide in due strade da percorrere come anticipato ieri e ribadito oggi dal sindaco di Arezzo.

Il piano A parla aretino. E' quello per il quale Alessandro Ghinelli insieme ad altri esponenti del consiglio comunale si stanno muovendo sondando il terreno con alcuni imprenditori aretini. Telefonate, colloqui e incontri, uno di questi anche a Palazzo Cavallo secondo alcune indiscrezioni. Di fatto però la strada verso la creazione di una cordata aretina in grado di rilevare il 99% della Programma Mutuo è quanto mai in salita.

Due i nodi da sciogliere in questo senso: il primo individuare una figura di raccordo super partes che ricopra la carica di presidente e che porti avanti la cessione del club da qui a giugno. Il secondo nodo riguarda proprio le trattative per la cessione. Se non dovessero andare in porto a giugno la cordata aretina si ritroverà in mano la proprietà del club con tutti annessi e connessi come ad esempio iscrizione al campionato, fidejussione, pagamenti stipendi e tutto il resto. Un'eventualità che non sembra spaventare alcuni imprenditori aretini, tra i quali figurerebbe Leonardo Peruzzi titolare della Gp Motor e già sponsor del Cavallino.

C'è una seconda versione del piano aretino. Una strada maggiormente percorribile forse, una sorta di soluzione tampone. L'Arezzo, anzi il 99% del Cavallino resta in mano a Mauro Ferretti, gli aretini intervengono tramite sponsorizzazioni per garantire l'ordinaria amministrazione. Una formula che non implicherebbe in alcun modo il passaggio di quote.

Il piano B. E' quello più difficile da realizzare, ma non impossibile. L'Arezzo trova un acquirente (o un gruppo) interessato a rilevare tutto il pacchetto in tempi considerevolmente brevi per rispettare le scadenze del 16 dicembre, evitando altre penalizzazioni. A tal proposito va ricordato quanto detto da Ferretti in conferenza stampa e cioè che offerte ne sono arrivate in questo senso ma il patron non si è fidato dei suoi interlocutori.

La corsa contro il tempo è già iniziata e nelle prossime ore sono attese novità in primis per il piano aretino.

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