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Il Pontedera di Ivan Maraia. Rosa rivoluzionata ma il 3-5-2 è un punto fermo

Gabriele Collesano gestore del portale d'informazione del Pontedera risponde ad alcune domande sulla formazione granata. Una rivoluzione estiva all'insegna della promozione di Ivan Maraia al ruolo di allenatore e di un cambio di rosa quasi totale...

Gabriele Collesano gestore del portale d'informazione del Pontedera risponde ad alcune domande sulla formazione granata. Una rivoluzione estiva all'insegna della promozione di Ivan Maraia al ruolo di allenatore e di un cambio di rosa quasi totale.

Quanto è cambiato il Pontedera rispetto alla scora stagione?

"Tanto: della rosa composta da 23 giocatori quindici sono nuovi. Lo scorso anno, come da prassi societaria, tanti ragazzi erano in prestito e sono stati rimpiazzati da altrettanti giovani di Primavere. Mentre i pezzi più pregiati che avevamo (Polvani, Della Latta, Santini) sono stati ceduti sulla base di una politica di autofinaziamento e al loro posto sono arrivati nuovi giocatori. In più, dopo cinque anni, c'è stato un avvicendamento anche alla guida tecnica: mister Indiani ha lasciato il posto al suo vice Ivan Maraia".

A livello tattico cosa è cambiato?

"Poco: mister Maraia, a mio avviso giustamente, ha deciso di seguire le orme del suo maestro e predecessore Paolo Indiani visto che i risultati gli hanno sempre dato ragione. In tal senso il punto fermo resta il 3-5-2 con gli esterni di centrocampo in grado sia di spingere che di difendere. Qualcosa è cambiato a livello di interpreti: quest'anno abbiamo una punta "vera" (Pesenti) quando la scorsa stagione abbiamo dovuto adattare al ruolo Santini, il quale tuttavia ha disputato un campionato molto positivo che gli ha aperto le porte della Serie B".

Qual è l’umore della squadra dopo un avvio in salita e la rocambolesca sconfitta con il Livorno?

"L'umore ovviamente non è dei migliori. La sconfitta col Livorno, per come è maturata, è una mazzata difficile da digerire, e tra l'altro è la quarta volta in questo campionato in cui il Pontedera si fa rimontare dopo una situazione di momentaneo vantaggio. La squadra ha evidenziato dei limiti in queste prime sei gare, ma il problema a mio parere è principalmente mentale: serve una vittoria per sbloccarci, una vittoria capace di farci ritrovare la certezza e la consapevolezza che possiamo fare bene in questo torneo. Fino all'80' di Livorno-Pontedera avevamo giocato un'ottima partita: dobbiamo ripartire da lì. I ragazzi hanno grande voglia di rivalsa e sono sicuro che non molleranno".

Come arriva la squadra di Maraia alla sfida con l’Arezzo?

"Arriva arrabbiata, per usare un eufemismo. Sono d'accordo con mister Maraia quando dice che giocare subito dopo tre giorni è un vantaggio: abbiamo subito la possibilità di rifarci. La partita contro l'Arezzo sarà un bel banco di prova: sarà utile per capire se siamo quelli che per 80' hanno messo sotto il Livorno o quelli che in 9' si sono sciolti sotto i colpi degli amaranto. L'ambiente in casa granata è caldo, la società è stata pesantemente contestata per questioni extra campo: spero che i ragazzi, tanti di essi giovanissimi, non si facciano condizionare. Non devono farsi distrarre né demoralizzarsi per i soli due punti in classifica".

La probabile formazione?

"Se non ci saranno defezioni dell'ultimo minuto, credo che Maraia si affiderà allo stesso undici che ha affrontato il Livorno. Sicuramente sarà assente Grassi che ha rimediato uno stiramento proprio alla vigilia della partita contro gli amaranto: la cosa non mi preoccupa affatto, anzi. Pinzauti, in campo al suo posto contro i labronici, ha fornito una prova soddisfacente e ha aiutato la squadra dando fisicità e dinamicità all'attacco. Poi, per quanto riguarda le fasce, sarà ancora in campo dal primo minuto Posocco, tornato titolare domenica dopo l'infortunio e tra i migliori in casa granata".

Twitter @MatteoMarzotti

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