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Il mea culpa di Capuano, i silenzi dell'Arezzo e una settimana spartiacque

E' il minuto numero 89' quando Fanucchi scaraventa in rete un pallone pesantissimo. Talmente pesante da aprire una voragine sul Comunale avverando la profezia della vigilia di Capuano:"Se dovessimo vincere avremmo fatto il nostro dovere...

E' il minuto numero 89' quando Fanucchi scaraventa in rete un pallone pesantissimo. Talmente pesante da aprire una voragine sul Comunale avverando la profezia della vigilia di Capuano:"Se dovessimo vincere avremmo fatto il nostro dovere, altrimenti sarebbe un dramma".

Un dramma che ha visto la squadra lasciare il campo travolta da una pioggia assordante di fischi dalla quale non è uscito indenne neppure Capuano che per una parte di tifosi amaranto non è più intoccabile. Per la prima volta da quando siede sulla panchina amaranto il tecnico ha ricevuto dalla tribuna (e non più solo via web) commenti non certo positivi e qualche fischio è arrivato anche a lui, non più visto come un totem al termine di un'altra partita dove i tre punti sono sfumati in zona Cesarini.

Fermarsi all'analisi del rendimento dei giocatori sarebbe troppo facile e riduttivo perché è sotto gli occhi di tutto che tranne tre o quattro elementi il resto della squadra ha reso ben al di sotto delle aspettative.

Conviene andare oltre e notare che non è la società, ma il tecnico stesso ad essersi messo in discussione ed è una bella differenza.

Certo è che con poco più di 500mila euro era difficile forse fare di più. Capuano alla fine ha cercato di ottimizzare il budget a disposizione puntando a raccogliere il massimo attraverso l'impiego di under e prestiti. Quella che a settembre sembrava una sfida avvincente viste le qualità del gruppo, oggi è diventata una patata bollente perché in discussione non c'è solo il tecnico ma il responsabile dell'area tecnica. Pronto a fare un passo indietro c'è un uomo che ha costruito settore giovanile e, con l'apporto di Ciardullo, la prima squadra. A qualcuno forse non piacerà, ma è lo stesso Capuano ad aver ripetuto più volte questo concetto. E' bene quindi capire che se Capuano molla, l'Arezzo perde più di una figura nel suo organigramma.

La società ne è consapevole, forse. Viene da chiedersi se arriverà nei prossimi giorni una presa di posizione o un segnale da parte della dirigenza perché anche di questo ce ne sarebbe bisogno per comprendere obiettivi e finalità del progetto. Il silenzio non sarebbe giustificabile, lo stesso silenzio usato per gestire il caso Sperotto del quale non è mai stato comunicato l'allontanamento e nemmeno il reintegro in amaranto seppur con la Berretti.

A tal proposito in settimana, venerdì 20, il Collegio Arbitrale farà sapere se il giocatore dovrà o meno tornare ad allenarsi con la prima squadra. Anche questa sarà un'altra bella situazione da dover gestire nella settimana che porterà al derby contro un Siena.

Tra amarezza, passi indietro, silenzi e sentenze, i prossimi sette giorni potrebbero essere i più difficili da quando Capuano è ad Arezzo.

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Twitter @MatteoMarzotti

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