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Di Iorio e l'Arezzo che verrà: "Moscardelli resta". Il punto sul mercato

"Moscardelli resta a meno che non sia lui a chiedere di andare via". L'era Matteoni si apre con la conferma del capitano amaranto. Certo, a patto che non sia lui a chiedere di essere ceduto. "In quel caso - prosegue il direttore sportivo Di Iorio...

"Moscardelli resta a meno che non sia lui a chiedere di andare via". L'era Matteoni si apre con la conferma del capitano amaranto. Certo, a patto che non sia lui a chiedere di essere ceduto. "In quel caso - prosegue il direttore sportivo Di Iorio - ci metteremo attorno a un tavolo e ne discuteremo".

Il mercato adesso terrà banco per vari motivi. Il primo ovviamente è quello tattico e legato alle ambizioni, non solo dell'Arezzo. I pezzi pregiati del Cavallino facevano gola un anno fa, figurarsi oggi. C'è però da tenere conto del bilancio, che può essere alleggerito. C'è anche la penalizzazione e l'obiettivo minimo della salvezza da raggiungere.

Per ogni giocatore che partirà ne arriveranno altri e più giovani. L'Arezzo vara, più che una linea verde, una mission legata alla valorizzazione di giovani in attesa di costruire in casa nuovi Benucci. Non si tratta di cambiare volto alla rosa ma di sicuro di razionalizzare.

La conferenza stampa è servita a ribadire il concetto che Moscardelli è al centro del progetto. D'altronde se si parla di valorizzazione del marchio un giocatore della caratura (prima di tutto) e personaggio social come Moscardelli fa al caso dell'Arezzo.

Ma oltre al capitano che il Cavallino vuole tenere ben stretto ci sono altre situazioni aperte con giocatori appetibili. De Feudis da giocatore in partenza è diventato un punto fermo come Corradi sempre più duttile per non parlare di Sabatino. Ci semmai da capire se l'Arezzo insisterà nel lanciare Yebli e a quel punto un over in mediana potrebbe partire. Magari davanti ad una buona offerta.

In difesa restano da valutare le condizioni di Ferrario. L'ex Samb da gennaio ad oggi è stato frenato da vari problemi fisici. Eppure quando chiamato in causa si è sempre ben comportato. In quel ruolo intanto però è cresciuto Varga in coppia con Rinaldi. Gli estimatori per Luciani e Talarico non mancano (sul secondo ci sarebbe il Pordenone), ma è impensabile che possano partire entrambi.

In attacco il discorso è diverso e variegato. Un altro giocatore da valutare è Cellini. I tempi di recupero si sono allungati, ma l'ex Livorno è prossimo al rientro. Cutolo vanta esperienza e un contratto biennale ma potrebbe non bastare.

L'Arezzo non è un cantiere aperto e di certo, stando alle parole spese dai direttori, Pavanel potrebbe veder realizzato il suo desiderio. Vale a dire cambiare il meno possibile per proseguire la corsa.

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