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Ciclismo

L'ultima corsa ciclistica su strada del 2022 a Castiglion Fibocchi

Ricco programma che prevede il ricordo di importanti personalità legate al ciclismo

Ultima corsa ciclistica su strada in provincia di Arezzo per il 2022 lunedì a Castiglion Fibocchi con il 71' trofeo Festa Patronale, 45' trofeo Mario Zanchi, 18' trofeo Fosco Frasconi, memorial maestro Belardini e Michele Fiacchini e ricordo di Ezio Mannucci, storico e apprezzatissimo tecnico e dirigente della Fracor Levane, scomparso due mesi fa.  Saranno presenti anche il commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Daniele Bennati  e Marino Amadori ex professionista e attuale commissario tecnico degli Under 23.

La gara è riservata agli Elite e Under 23. Circa 140 gli iscritti, partenza alle 14, da percorrere prima un circuito di 27,2 Km da ripetere quattro volte sul tratto Castiglion Fibocchi, Laterina, strappo di Monsoglio, Castiglion Fibocchi, Meliciano, La Doccia, Castiglion Fibocchi, poi un circuito più breve da percorrere cinque volte passando per Meliciano, La Doccia e ritorno a Castiglion Fibocchi. In totale 147 chilometri, arrivo previsto verso le 17,20-17,30. Tra i corridori al via il campione toscano Molini e Spinelli (Maltinti)

Magli (Mastromarco), Pierantozzi (Rosini), Quartucci, tre vittorie e Nencini (Hopplà Petroli) diretto da Chioccioli e già a segno quattro volte nel 2022, il Team Friuli con Matto Milan fratello del campione olimpico dell'inseguimento a squadre, la nazionale ucraina. L'organizzazione della Fausto Coppi Laterina, del Gs Acli di Castiglion Fibocchi (in prima fila Sirio Chiodini) con l'apporto del Comune.

Alle 10 in Comune ricordo di Ezio Mannucci con la presenza del figlio Osvaldo, del sindaco Ermini, di dirigenti del mondo ciclistico, alle 11 messa al cimitero di Castiglion Fibocchi a ricordo di Mario Zanchi, bravo corridore del luogo passato professionista negli anni Sessanta e scomparso troppo presto e a ricordo anche di altri personaggi.. 

Ospite d'onore Giambattista Baronchelli, campione degli anni Settanta e Ottanta, vincitore da dilettante del Giro d'Italia, che partì da Arezzo e del Tour de l'Avenir nel 1973 e di 90 corse da professionista tra cui spiccano due Giri di Lombardia e un Gp di Francoforte. Tanti i piazzamenti come l'indimenticabile secondo posto da neoprofessionista nel 1974 a soli 12" dal fenomenale Merckx, un altro piazzamento d'onore nel 1978 a 59" da De Muynck e la medaglia d'argento al campionato del mondo più duro della storia, a Sallanches nel 1980 dietro al fuoriclasse Hinault. Con un pizzico in più di fortuna, Baronchelli avrebbe un palmares da grande.

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