Bennati commissario tecnico della Nazionale di ciclismo. I giorni dell'attesa

Daniele Bennati commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo. Per adesso sono solo rumors, anche se nell'ambiente considerano la sua nomina come cosa fatta. L'ex corridore aretino, 41 anni, ha vinto il ballottaggio con Maurizio Fondriest ed è il candidato numero uno per raccogliere il testimone di Davide Cassani, che dopo otto anni ha chiuso il rapporto con la Federciclismo tra screzi e polemiche. 

Ritiratosi dalla scena due anni fa, Bennati è stato un ciclista di ottimo livello. Ha corso per squadre di vertice come Lampre, Liquigas e Movistar, solo per citarne alcune, togliendosi lo sfizio di primeggiare a Parigi, al Tour de France 2007, davanti all'Arco di trionfo. Nel suo palmarès ci sono 54 vittorie, tra cui tre tappe al Giro d'Italia, il giro della Toscana e il giro del Piemonte.

Nato ad Arezzo, Bennati abita a Staggiano e con la città ha sempre mantenuto un rapporto molto stretto, anche quando la sua carriera lo ha portato in giro per il mondo. Nell'ultimo periodo, senza perdere la pacatezza e la signorilità che l'hanno sempre contraddistinto, si è cimentato anche nel ruolo di opinionista televisivo per la Rai. 

Adesso, nonostante sia agli esordi, per lui si prospetta un salto in avanti rischioso ma affascinante. Il ruolo di commissario tecnico, nel ciclismo come nel calcio (sport che Bennati ama e che aveva praticato con discreti risultati da ragazzino), richiede spalle larghe, competenza e capacità decisionali. Gli obiettivi azzurri sono ambiziosi e saranno i risultati, come sempre, a fare la differenza.

L'ufficialità di Bennati ct, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbe arrivare a breve con il prossimo consiglio federale. Per uno come lui, che ha sempre pedalato per una sorta di sfida a se stesso e agli altri, sarebbe come tagliare il traguardo per primo un'altra volta.