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Capuano: "Salvo l'Arezzo tutta la vita. Vinciamo a Siena e facciamo dimenticare i ko"

Una lungo faccia a faccia con i giornalisti, nel giorno della decisione del collegio arbitrale sul reintegro in rosa di Sperotto e in vista del prossimo, sentito e delicato, derby di Siena. Capuano ha voglia di riscatto, allontana l'ipotesi di...

Una lungo faccia a faccia con i giornalisti, nel giorno della decisione del collegio arbitrale sul reintegro in rosa di Sperotto e in vista del prossimo, sentito e delicato, derby di Siena. Capuano ha voglia di riscatto, allontana l'ipotesi di lasciare l'Arezzo, dice la sua sul mercato e chiama a raccolta i tifosi in vista della trasferta. Ripartendo dall'ultimo ko, cui sono seguiti i fischi dei tifosi amaranto. "I timori che avevo prima della partita con la Lucchese erano fondati. Con tutte le attenuanti del caso, ma ci siamo suicidati. La sconfitta è solo colpa nostra. Non cerco giustificazioni".

Qualche sua parola a fine match aveva dato da pensare.

"Io sono più battagliero di prima. Sono uno passionale e vivo le situazioni diversamente da altri allenatori. Sono un essere umano e posso essere andato in confusione. Però non ho mai detto che mi sarei dimesso. Se mi accorgessi di essere un danno per l'Arezzo, allora sì: sarei disposto a farmi da parte. Però dico una cosa: io l'Arezzo lo salvo tutta la vita. Non appartiene alla mia filosofia di vita abbandonare. Sono più incavolato di prima. Non la do vinta a qualche infame".

Il presidente ha fatto visita alla squadra, cosa vi siete detti?

"Ferretti si è fatto sentire dalla squadra. Gli ho detto che occorre intervenire sul mercato. A gennaio non prenderò più bambini, ma giocatori di grande esperienza. Se un errore è stato fatto, è quello di avere una rosa troppo giovane. Ma ho preso tanti raagzzi in funzione di un progetto i cui frutti si dovranno vedere l'anno prossimo. Però Arezzo è una piazza che ha grandi pressioni e qualche giocatore non le regge. C'è stata un'involuzione del gioco: senza autostima, questi poveri citti hanno paura".

L'episodio di ieri, con lo sfogo di Tremolada con Monaco, si è risolto?

"Sono intervenuto facendo prima training autogeno. Ho chiamato la squadra a centrocampo. Fermo restando che un giocatore non può permettersi di fare quel gesto, è stato bravo chi non ha risposto. Poi sono intervenuto io e ho messo le cose in chiaro".

Vedrà il match con il Siena dalla tribuna.

"Io ho bestemmiato, è la verità. Sono stato squalificato e non mi lamento. E mi dispiace, sono cattolico. La bestemmia mi è sfuggita. Comunque la partita la vedrò e mi farò sentire, anche se non sarà facile. Cercherò di star più vicino alla squadra prima del fischio di inizio".

Il Siena è una grande squadra?

"Il Siena è forte e usa due schemi: il 4-3-1-2 e 3-5-1-1. Sono tatticamente molto simili a noi. Hanno gente come Mendicino, Bonazzoli, Mastronunzio, La Vista, Portanova. Domani noi proporremo il 3-5-1-1, sono obbligato. Sarà un derby molto sentito: basterà vincere a Siena per avere la possibilità di far dimenticare quel che di brutto abbiamo fatto. Sono convinto che il Siena avrà grande rispetto per noi, come noi lo abbiamo per loro. Speriamo di avere molti tifosi al seguito".

Il mercato è alle porte.

"Fino all'apertura del mercato non trattiamo nessuno. Benassi? Assolutamente no. E poi, come faccio a dire che l'interesse è vero, anche se lo fosse? Non sono stupido. Comunque acquisteremo gente con esperienza".

@MattiaCialini

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