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L'Arezzo a Rieti con tante certezze in formazione e 250 tifosi al seguito

Problemi fisici per Lomasto e Sparacello, ma sono entrambi recuperabili. Mariotti in conferenza stampa si professa ottimista: "La squadra sta bene, affrontiamo un avversario forte ma crediamo in noi". Pubblico mobilitato, grandi numeri nel settore ospiti

Nessun indugio, nessun alibi. Fedele al suo carattere battagliero, Marco Mariotti ha assorbito senza batter ciglio l'assenza di Biondi (ormai fuori da un po' per un'infiammazione al tendine rotuleo), la contusione rimediata da Lomasto in allenamento e anche il virus gastrointestinale che ha debilitato Sparacello nelle ultime ore. Considerando che domani l'Arezzo gioca a Rieti, contro una squadra di buona qualità dalla cintola in su, non sono dettagli banali. Ma l'allenatore è ottimista a 360 gradi, sia sul pieno recupero del difensore e della punta e anche sulla reazione del gruppo dopo lo 0-0 con il Montespaccato.

“In settimana ci siamo allenati bene e con il sorriso – ha detto il mister in conferenza stampa. L'amarezza è andata via alla svelta, mi auguro che vada via anche l'ansia che a un certo punto ci aveva attanagliato domenica scorsa. E' vero che siamo obbligati a vincere le partite e il campionato, ma va bene anche un 1-0 sporco, un risultato maturato alla fine. Non possiamo pretendere di segnare ogni volta 2 o 3 gol, noi siamo forti ma davanti abbiamo undici avversari che si impegnano, lottano e possono metterci in difficoltà. Ad ogni modo, per ora sono soddisfattissimo di tutti i miei ragazzi, di quelli che hanno giocato sempre e di quelli che sono subentrati”.

Mariotti ha speso parole di elogio per il Rieti (“squadra con alcuni elementi sopra la media, come Marcheggiani, Marchi, Campagna, Palermo e il portiere Narduzzo, tesserato in settimana”), che in queste prime uscite ha variato il modulo tattico (“possono giocare con il 4-3-3 o con il 4-4-2, noi ci siamo preparati su entrambe le situazioni”), alternando risultati positivi e altri meno.

Per quanto riguarda la formazione, ci sono elementi che scalpitano come Pinna, Muzzi e Cutolo ma la sensazione, soprattutto se Lomasto e Sparacello saranno utilizzabili regolarmente, è che nell'undici iniziale non ci saranno cambiamenti.

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“Ci sono equilibri sottili da rispettare – ha spiegato Mariotti. E poi con cinque sostituzioni possibili, chi entra a partita in corso è importante quanto chi gioca dall'inizio: Cutolo e Muzzi lo hanno dimostrato nelle ultime gare. Per domani vedremo, qualche dubbio me lo porto dietro fino all'ultimo. Chi ha solo certezze, è un presuntuoso. E io non voglio commettere questo errore”.

Colombo, rientrato dalla partita in Lettonia con l'under 21 di San Marino, giocherà in porta. Davanti a lui linea a quattro con Mastino, Lomasto (un ex), Marchetti e Ruggeri. In mediana Mancino, Aliperta e Sicurella, con Strambelli trequartista e Foggia-Sparacello in attacco.

“Non giudicate gli attaccanti solo per i gol che segnano” ha ammonito il tecnico, riferendosi probabilmente a Foggia che finora l'ha buttata dentro solo una volta su rigore e che domenica è andato così così. “Se una punta lavora per la squadra e non fa gol, a me va bene. Prima o poi si sbloccherà”.

A Rieti si giocherà con una temperatura decisamente più bassa rispetto alle giornate scorse, dettaglio che Mariotti ha commentato da par suo: “quando arriva il freddo, vuol dire che il campionato comincia veramente”.

La squadra è sul pezzo, quindi. E i tifosi anche. Saranno circa 250 i sostenitori amaranto presenti nel settore ospiti, numeri che tante società di categoria superiore non raggiungono mai. Tra calciatori e pubblico si è creato un bel feeling e l'ultimo 0-0, a quanto pare, non l'ha minimamente intaccato. Anzi, di voglia di vincere ce n'è più di prima.

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