La Cava, Pieroni, politici e giornalisti. Tutti nel mirino della Sud: Arezzo si sveglia tappezzata di striscioni
Nella notte, alla vigilia dell'assemblea dei soci, Arezzo è stata tappezzata dagli striscioni di protesta della Curva Sud
Arezzo si è svegliata tappezzata di striscioni. Dalla rotonda dell'Esselunga a quella dell'ospedale, passando per Pescaiola, San Clemente, l'incrocio tra via Giotto e viale Signorelli, la rotonda di Itis e quindi la sede di Estra. Nessuno si è salvato: La Cava, Pieroni, la politica aretina e la stampa sono nell'occhio del ciclone. La Minghelli non ha usato giri di parole nel rivolgersi a loro.
Al mondo della politica: "In campagna elettorale tutti bravi a parlare. Vogliamo i fatti: c'è l'Arezzo da salvare!". Ma gli striscioni sono finiti anche all'ingresso della sede di Coingas ed Estra, rivolti in particolar modo a quest'ultima. "Per noi l'Arezzo è tutto per voi un Estra" accanto al quale campeggiava anche "Pensare in grande è normale ma prima si investe nello sport locale" richiamando il legame tra l'azienda con Fiorentina e Siena. Poi ecco i messaggi per La Cava e per Pieroni, reo di aver 'comprato' anche la stampa locale con i giornalisti definiti dilettanti e meschini.
La Curva Sud scende di nuovo in piazza. Mercoledì appuntamento a Sant'Agostino
In mezzo però anche messaggi per il futuro: "Basta faccendieri...Avanti aretini con programmi veri". Metri e metri di striscioni che non sono passati inosservati che dimostrano come la protesta e la rabbia sia comune in tutti i gruppi della Minghelli che mercoledì alle 21:30 torneranno a manifestare in Piazza Sant'Agostino. Un clima decisamente infuocato alla vigilia di una assemblea dei soci che deciderà il futuro del club amaranto.