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Verso Pro Piacenza-Arezzo, si scalda Borghini. Due turni Pelagatti

Trona Basit per la trasferta di Piacenza. Mancherà Pelagatti squalificato, al suo posto può toccare a Borghini.

Subito in campo non certo per dimenticare il pari contro l'Alessandria, il seocndo consecutivo in casa nelle ultime due settimane. L'Arezzo mercoledì scenderà di nuovo in campo. La sfida con i grigi ha inaugurato il tour de force che farà tornare gli amaranto al Garilli contro il Pro Piacenza tra poche ore, mentre domenica al Comunale arriverà la Virtus Entella per un altro big match.

Dal Canto ha diretto nel pomeriggio una seduta di scarico per chi ha giocato dal primo minuto contro i grigi. Per tutti gli altri un lavoro ordinario. L'Arezzo contro il Pro Piacenza dovrà fare a meno di Carlo Pelagatti. Il difensore espulso nel corso del secondo tempo di fatto è stato scagionato dalle immagini televisive,  ma questo non è valso la grazia, anzi. Il giudice sportivo ha applicato alla lettera il regolamento e il difensore salterà la sfida con la Pro Piacenza e quella con la Virtus Entella.

L'Arezzo dovrà pagare anche 500 euro di multa per i cori contro contro l'istituzione calcistica, mentre Pinto è in diffida, Una ammonizione a Piacenza costerebbe un turno di stop.

Contro il Pro Piacenza salvo sorprese toccherà a Borghini fin qui utilizzato come prima alternativa al centro del reparto difensivo. In mediana intanto tornerà Basit che prenderà il posto di Tassi o in alternativa far rifiatare qualche altro elemento (Foglia o Buglio). Sulla trequarti si scaldano Keqi e Bruschi che sperano di poter tornare dall'inizio e in attacco non va dimenticato certo Zini.

Domani allenamento di rifinitura nel pomeriggio e mercoledì partenza per Piacenza. Per gli avversari dell'Arezzo il momento non è certo dei migliori. La società rossonera deve far fronte ad alcune problematiche societarie. I rossneri in estate sono stati acquistati dal gruppo Seleco dopo che l'ex patron aveva manifestato l'intenzione di cessare l'avventura nel mondo dello sport. L'iscrizioni è avvenuta seppur con il nodo fideiussione da sciogliere. La campagna acquisti aveva portato in dote l'ex Lazio Ledesma e nelle prime giornate i rossoneri contendevano il primato al Piacenza. Poi le battute d'arresto e le ipotesi di messa in mora. Le scadenze non sono state rispettate. La Seleco che aveva intenzione di riprendere la produzione, anzi l'assemblaggio di elettrodomestici e televisori nel cantiere di Trieste, è stata frenata da problematiche di natura burocratica. 

"Avremmo dovuto cominciare già in estate in Porto vecchio al Molo III - ha spiegato a Il Piccolo il presidente Pannella - ma, per la ventilata trasformazione di quell’area in terminal crociere Msc, abbiamo accettato di trasferirci in uno dei capannoni ex Wärtsilä a Bagnoli, oggi proprietà dell’Interporto, con l’assicurazione che a breve il sito sarebbe stato dotato del punto franco. Però a inizio novembre il punto franco, i doganieri e la Guardia di finanza a Bagnoli non si sono ancora visti. Senza punto franco non si parte, perché, proprio allo scopo di conseguire il vantaggio fiscale, abbiamo spostato la realizzazione del progetto da Pordenone a Trieste".

Da qui la richiesta del concordato preventivo al tribunale triestino. Il 27 dicembre si comprenderà meglio se l’orientamento di Seleco nei confronti dei creditori sarà dilatorio o remissorio, se si limiterà a una diluizione temporale o a una riduzione dell’impegno, scrive al riguardo Il Piccolo. Periodo difficile quello rossonero che unito alla mancanza di risultati potrebbe acuirsi. 

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