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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Cassa integrazione per i calciatori e taglio dei playoff. Ghirelli: "Vogliamo terminare la stagione"

Cassa integrazione per la serie C e riduzione dei playoff. Ipotesi 3 maggio per la ripresa della serie A

Prima le parole di Francesco Ghirelli ospite di Michele Criscitiello a 'Sportitaliamercato' e poi quelle di Gabriele Gravina, presidente della Figc a Radio24 per ribadire alcuni concetti quanto mai chiari. L'obiettivo è quello di terminare la stagione e non sono da escludere ammortizari per la Lega Pro ed eventuali tagli degli stipendi per i calciatori. Così si sono espressi rispettivamente il numero della serie C e quella della Federcalcio.

Lega Pro pensa a cassa integrazione e riduzione dei playoff

La Lega Pro ha aperto un tavolo permanente con l'Assocalciatori come ha spiegato Ghirelli rispondendo alle domande di Criscitiello.

"Vogliamo rispondere ai problemi che abbiamo davanti, affrontandoli e facendo sacrifici da ambo le parti - ha detto il presidente della Lega Pro - nel giro di alcune ore, al massimo entro venerdì, avremo un quadro dei danni riguardanti la categoria. Un prospetto della situazione che consegneremo al presidente Gravina che coordinerà poi la proposta conclusiva da presentare al governo in vista delle prossime misure che saranno adottate".

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Non è da escludere il ricorso alla cassa integrazione. In serie C i club devono principalmente fare affidamento sulle risorse dei propri presidenti se la raccolta pubblicitaria e gli incassi al botteghino non aiutano coprire le spese.

"Con l’Assocalciatori faremo una verifica tecnica, in base a quello che il più imminente decreto presenta: vogliamo capire quali siano gli strumenti per ammortizzare il danno, probabilmente la cassa integrazione, che riguarderà solo la serie C - ha aggiunto Ghirelli - alla conclusione di questi due punti, dovremmo vedere i reali problemi che abbiamo di fronte. Ricordo che in questa fase non si sta giocando e non ci si allena, e dovremo poi vedere quanto questa fase si protrarrà".

Viene da chiedersi a questo punto se si ripartirà, quando e come. E cosa ne sarà di promozioni e retrocessioni?

"Abbiamo già valutato tutte le ipotesi possibili - ha sottolineato Ghirelli - Noi vogliamo arrivare alla fine di questo campionato, non vogliamo darla vinta a questo virus maledetto. E poi non vogliamo entrare nella condizione in cui qualcuno possa entrare in un’aula di tribunale. Si creerebbe una frattura troppo grande".

Non è da escludere che la stagione possa terminare ben dopo il 30 giugno complice il rinvio degli Europei. Di certo a quel punto potrebbe andare in scena il taglio dei playoff.

"Vedremo se sarà possibile concludere dopo il 30 giugno, ne stiamo discutendo. Il taglio dei playoff a quel punto potrebbe verificarsi. Vogliamo arrivare alla fine del campionato quindi a promozioni e retrocessioni. Quante? Saliranno in B quattro formazioni. Le prime tre classificate e un'altra che dovrà essere individuata".

Gravina: "Priorità ai campionati. Taglio stipendi non è tabù"

Il campionato potrebbe riprendere il 3 maggio. Questo stando alle parole del ministro Spadafora, anche se dovrà essere poi chiarito se a porte aperte o chiuse. La stagione si protrarrà oltre giugno.

"Grazie al rinvio dell'Europeo, che avevamo fortemente auspicato - ha detto Gravina a Radio24 - abbiamo maggiori possibilità di posizionare le date per i recuperi tra maggio e giugno, sperando che la deadline del 30 giugno sia sufficiente. Altrimenti noi, come la Federazione spagnola, chiederemo la possibilità di sforare di 10-15 giorni a luglio. Non voglio nemmeno pensare che non si riparte, sarebbe una iattura, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Resto convinto che ci sarà una ripresa: noi ipotizziamo il 3 maggio in modo da chiudere tutti i campionati entro giugno. La Uefa ha fatto diverse ipotesi, la piu ottimistica indica il 14 aprile, mantenendo la formula attuale, un'altra i primi maggio, l'ultima il 13 giugno. Negli ultimi due casi andrebbero cambiati i format, non escludendo l'ipotesi playoff e playout. Le coppe? L'Uefa dice che la finale della Champions sarà il 27 giugno e quella dell'Europa League il 24. Senza dimenticare che dal primo al 9 giugno ci sarebbero anche i playoff per individuare le quattro squadre mancanti per la fase finale dell'Europeo che toglierebbero altre tre finestre".

Riguardo al lato economico secondo Gravina non deve esserci alcun tabù a parlare di un taglio degli stipendi. Il presidente della Figc chiama tutti a un gesto di responsabilità.

"Non può essere un tabù parlare di tagli degli stipendi. Dobbiamo capire che l'emergenza vale per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di cambiare. Siamo chiamati a un gesto di grande responsabilità".

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