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Promozione, Fani carica la sua Castiglionese da primato: "Tutto per il passaggio di categoria"

I gialloviola detengono il record stagionale di punti conquistati nell'intera categoria in Toscana. L'allenatore: "Vincere il campionato al primo colpo sarebbe una grande soddisfazione, ma attenzione al girone di ritorno"

Ancora tre settimane di attesa per la ripartenza del campionato, poi solo 90' di gioco prima del giro di boa. Il bilancio di metà stagione della Castiglionese non può che essere positivo: primo posto in classifica nel girone D di Promozione, cinque punti di vantaggio sul San Quirico secondo e il record stagionale di punti totalizzati considerando i quattro gironi della categoria in Toscana. Dietro al cammino dei gialloviola la sapiente mano di Roberto Fani, allenatore passato da Sansovino, Sangiovannese, Sansepolcro e Sinalunghese, centrando due volte il salto di categoria dall'Eccellenza alla Serie D. "Abbiamo fatto un percorso di crescita importante - afferma Fani nell'intervista rilasciata ad ArezzoNotizie - La vittoria a Montalcino è stata la svolta del nostro campionato".

Salve Roberto, come state gestendo questo lungo stop? Quando tornerete in campo, il 13 febbraio, saranno passati quasi due mesi dall'ultima partita.

Purtroppo non è una situazione semplice. Il 23 dicembre abbiamo deciso di sospendere gli allenamenti, poi ne abbiamo fatti due ad inizio gennaio, ma ci siamo fermati di nuovo e riprenderemo solo martedì prossimo 25 gennaio. Oltre ad essere fermi da molto tempo come partite ufficiali quindi lo siamo anche con gli allenamenti in gruppo. 

Primo posto in classifica, cinque punti di vantaggio sulla seconda e tre vittorie pesanti prima della sosta. La squadra sembra avere tutte le carte in regola per puntare alla vittoria del campionato.

Sì, l'obiettivo nostro era quello di lottare fino all'ultimo per poter vincere il campionato. Sapevamo di essere una delle squadre che avevano quest'ambizione, anche se forse qualcuna era ancor più attrezzata di noi. Questo girone di andata ha detto che alcune tra le più attrezzate hanno avuto dei problemi e per questo motivo ci troviamo in testa un po' da soli. Il fatto di avere questo vantaggio sulla seconda credo sia dovuto ad una serie di concomitanze: le due vittorie importanti a San Quirico e a Pratovecchio, combinate con qualche passo falso delle inseguitrici, hanno fatto scaturire questo distacco, ma credo che sia un margine dettato da questi fattori e non perché la Castiglionese è nettamente più forte delle altre. La Castiglionese è una squadra forte, organizzata, che ha fatto un percorso di crescita importante e ha raccolto nell'ultimo periodo i frutti di questo lavoro.

Quali crede che siano i punti di forza della Castiglionese e, viceversa, gli aspetti sui quali c'è più da lavorare?

Il nostro punto di forza è sicuramente il gruppo, perché i risultati si ottengono col gioco di squadra e la Castiglionese è maturata sia nei singoli che nel collettivo per l'ottenimento dell'ottimo risultato attuale. Le ultime giornate e in particolare il 5-0 a Pratovecchio ha sancito questa crescita da tutti i punti di vista: mentale, tecnico/tattica, emotiva, di consapevolezza e convinzione. E' anche vero però che bisogna lavorare tanto, in quanto ci sono delle carenze importanti a livello strutturale e di organico dal punto di vista numerico. Bisogna lavorare per nascondere o comunque sminuire gli aspetti negativi e viceversa per esaltare quelli positivi.

Quanto ha inciso l'arrivo di un bomber come Nicola Falomi? Per lui 7 gol in 7 partite.

Alla Castiglionese avevamo un attaccante importante per noi e per la categoria come Bastianelli, poi purtroppo ha avuto un problema fisico importante che l'ha portato a doversi operare e quindi a saltare tutta la stagione. Di conseguenza c'era la necessità di trovare un altro giocatore importante in quel ruolo e non era facile. La fortuna ha voluto che Nicola Falomi, il quale abita a Castiglion Fiorentino, ha deciso di scendere di categoria. Falomi si tratta di un giocatore fondamentale per noi, che ha dato un grande contributo nel percorso di crescita della squadra soprattutto dal punto di vista mentale e si è dimostrato un esempio per i giovani.

Nonostante il primato in classifica, la Castiglionese detiene la difesa più battuta tra le papabili per la lotta al vertice. A cosa riconduce questo dato?

Ci sono state soprattutto disattenzioni di troppo. I gol che abbiamo preso nella maggioranza dei casi sono stati gol "stupidi", non dovuti a situazioni tecnico/tattiche dove si poteva lavorare o correggere, bensì attribuibili a troppa sufficienza, troppa sicurezza, cali di tensione e di concentrazione. Se si analizza larga parte dei gol che abbiamo subìto notiamo che sono stati gol particolari: ad esempio, in un paio di occasioni dopo esserci fermati convinti che l'arbitro fischiasse per un fallo di mano netto, oppure nella sconfitta con l'Asta in cui almeno due delle quattro reti sono state frutto di disimpegni errati. Nelle ultime tre partite però ho visto un netto miglioramento su questo aspetto, tanto che abbiamo chiuso con tre reti inviolate contro avversari non semplici.

Qual è stata a suo parere la miglior prestazione della Castiglionese fin qui? E l'avversaria che l'ha colpita in particolare?

Beh, nel corso della stagione ci sono delle partite "chiave", che danno una svolta al campionato, e per noi è stata la vittoria 3-2 in rimonta a Montalcino. L'avversario che ci ha messo più in difficoltà finora è stato sicuramente l'Asta, perché anche se nella prima mezz'ora sembrava che avessimo la partita in mano, poi loro ci hanno fatto un uno-due micidiale e poi ci hanno controllato e non siamo riusciti a rientrare in partita. In quella partita ci sono stati alcuni episodi che ci hanno sfavorito (errore arbitrale sul terzo gol e un paio di occasioni divorate davanti al portiere), ma ho visto i miei in difficoltà al cospetto di una buona squadra a cui girava tutto bene e giocava sul velluto, esprimendo anche un ottimo calcio.

Si vocifera di una possibile nuova apertura del calciomercato dilettanti. In tal caso secondo lei la squadra necessita di qualche ritocco in vista della volata finale?

Anche questa riapertura del mercato è anomala e si inserisce all'interno di una situazione anomala. C'è sempre l'incertezza che può capitare nel gruppo qualche contagiato e quindi si perdono giocatori per diverso tempo, rischiando di compromettere il tutto magari in momenti cruciali della stagione. Bisogna sperare che non succeda e se invece dovesse succedere c'è la necessità di avere una rosa ampia in grado di sopperire anche a queste situazioni, per cui sicuramente ci sarebbe bisogno, nel caso, di qualche innesto anche per una questione numerica per poter essere competitivi e scongiurare delle avversità dovute al Covid. Bisogna tenere presente anche che il girone di ritorno è sempre totalmente diverso da quello di andata: le squadre, facendo mercato, possono aggiustare determinate situazioni e quindi presentarsi completamente diverse dal punto di vista della competitività, quindi pensando che le altre si stiano rafforzando bisognerebbe essere ancor più competitivi anche noi nonostante finora sia andato andando tutto bene.

In conclusione, quanto influirà il passaggio in Eccellenza nel prolungamento della permanenza sulla panchina della Castiglionese?

La scelta di Castiglion Fiorentino è stata dettata dall'intenzione di un progetto pluriennale con la società. Al momento c'è la volontà da parte di tutti di percorrere questo progetto, ma è chiaro che questo percorso prevede uno/due passaggi di categoria quindi la finalità è quella. Ora siamo in una situazione per cui già in questa situazione possiamo centrare la promozione, quindi credo che vada fatto di tutto anche dal punto di vista di sforzi economici per rinforzare la squadra. Per me sarebbe una soddisfazione perché questo è il mio secondo anno qui, ma è come se fosse il primo visto che lo scorso campionato non si è praticamente giocato.

Ringraziamo Roberto Fani per la disponibilità.

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