rotate-mobile
Calcio

Pro Piacenza escluso dal campionato. L'Arezzo sale al primo posto

La decisione del Giudice sportivo. Annullati tutti i risultati della partite disputate fino ad oggi.

Sono parole durissime quelle utilizzate dal Giudice sportivo per descrivere quanto accaduto ieri pomeriggio a Cuneo dove un gruppetto di ragazzini con la maglia rossonera della Pro Piacenza è stato sconfitto in una partita farsa per 20-0. 

Poco dopo le 17 sul sito della Lega Pro compare la nota con la decisione del Giudice sportivo in merito. La Pro Piacenza è esclusa dal campionato. Il ko di Cuneo viene ridotto al 3-0 a tavolino a cui si aggiunge una multa di 20mila euro. La parola fine ad una delle pagine più brutte del calcio italiano arriva nello stesso giorno in cui il tribunale federale nazionale ha sanzionato con una multa da 350mila euro e otto punti di penalità Matera (già escluso), Cuneo, Lucchese e i piacentini.

Annullati i risultati del girone di andata: l'Arezzo è primo

Non avendo completato il girone di andata tutti i risultati del Pro Piacenza vengono annullati. L'Arezzo sale quindi al primo posto con 46 punti insieme a Piacenza, Virtus Entella e Pro Vercelli. Tutte le altre partite vengono considerate perse a tavolino dai rossoneri per 3-0, stessa sorte per quelle del girone di ritorno. Vengono inoltre squalificati fino al 31 dicembre 2021 il tesserato Salvatore Adelfio e fino al 31 dicembre 2019 Alessio Picciarelli.

Le motivazioni del Giudice sportivo

Il Giudice sportivo motiva la sua decisione tenendo conto che degli otto calciatori in lista solamente quattro erano regolarmente tesserati. Il tesseramento di due giocatori (Valente Gaetano e Del Giudice Gioele) era stato respinto "per vizi afferenti le variazioni di tesseramento" e la richiesta di tesseramento di un altro calciatore (a nome Di Bella Mirko) "risulta anch’essa viziata ed annullata in data odierna". L'ottavo calciatore (a nome Picciarelli Alessio) "è stato dapprima inserito in distinta con qualifica di massaggiatore e, successivamente, come atleta allo scopo di iniziare comunque la gara con il numero minimo di 7 calciatori" visto che il calciatore Isufi Calvin era privo di documento di identità al momento della chiamata dell'arbitro.

Il Giudice sportivo sottolinea nel dispositivo anche "l'inaccettabile comportamento della medesima società la quale, mortificando l'essenza stessa della competizione sportiva, ha costretto sia i soggetti inseriti nella propria distinta che i calciatori della squadra avversaria a disputare una gara "farsesca" dal punto di vista tecnico (nonché pericolosa per l'incolumità fisica di soggetti non adeguatamente preparati dal punto di vista agonistico), abusando dei diritti formali certamente concessi dal regolamento, ma basati su principi di lealtà e correttezza che nella fattispecie sono stati sovvertiti, stravolti e letteralmente calpestati".

Da qui la decisione di infliggere la perdita della partita con il Cuneo con il punteggio di 3-0 a cui si aggiunge l'esclusione dal campionato di competenza, oltre ad una multa di 20mila euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pro Piacenza escluso dal campionato. L'Arezzo sale al primo posto

ArezzoNotizie è in caricamento