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Calcio

La Cava prepara azioni legali: "Riconosciuto l'aggressore"

Il presidente, dimesso nella notte dall'ospedale, ha riconosciuto il suo aggressore e prepara azioni legali. La testimonianza di La Cava

E' stato dimesso nella notte dall'ospedale di Viterbo con una prognosi di dieci giorni e dopo che gli esami clinici avevano dato esito negativo. Giorgio La Cava risponde al telefono mentre si trova in treno, in viaggio verso Roma.

"Ho una serie di impegni che non posso rimandare" spiega il numero uno dell'Arezzo che anche nel post partita della sfida playoff di Viterbo aveva mandato messaggi per rassicurare dirigenti, calciatori e soprattutto i tifosi.

Il numero uno non usa giri di parole nel descrivere il clima ostile incontrato al Rocchi. "Mi hanno preso di mira dopo essere andato a salutare i nostri tifosi - racconta La Cava - al rientro nel tunnel degli spogliatoi sono stato colpito alle spalleChi è statoIl figlio del presidente Camilli, Luciano Camilli che è anche il vicepresidente della Viterbese".

Un colpo che ha fatto vacillare per alcuni istanti il numero uno, soccorso dai sanitari per le prime cure del caso e poi trasferito in ospedale dove è stato dimesso attorno alle tre di notte.

"Sicuramente ci sarà un'azione legale perchè questo non è calcio - aggiunge subito - aspettiamo di vedere cosa scriveranno nel bollettino del giudice sportivo perchè da quanto mi risulta e mi è stato detto gli ispettori hanno assistito alla scena".

Tanta amarezza, cancellata in parte dalla vittoria degli amaranto seguita in ospedale. "Pensiamo anche al prossimo impegno, alle 11 conosceremo il nome del prossimo avversario anche se non posso certo nascondere quanto sia dispiaciuto per quello che è successo".

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