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Il premio della riconoscenza per chi ha fatto la storia dell'Arezzo. La splendida serata di Orgoglio Amaranto

Più di cento persone hanno applaudito la consegna delle targhe speciali a Falasconi, Massetti, Anselmi e Pavanel. Riconoscimento anche per l'ex calciatore Avantario

Ripartire dopo i momenti di grande difficoltà. L'Arezzo c'è riuscito tante volte ma soprattutto in tre occasioni ha dovuto lottare, stringere i denti e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Sono serviti soldi e tanta passione, che sabato sera tracimava dai tavoli.

Orgoglio Amaranto ha celebrato a Ceciliano, presso il centro sportivo dell'Acf, le rinascite sportive dell'Arezzo con una cena a cui hanno partecipato circa centoventi persone. E' stato riannodato il filo che lega il 1993, il 2010 e il 2018, tre date in cui la società è sprofondata nel baratro per poi risorgere e riprendere a generare emozioni.

La storia è stata ripercorsa grazie alla presenza di personaggi che hanno saputo lasciare un segno indelebile, ognuno nei rispettivi ruoli. E' stato premiato Gigi Falasconi, il direttore sportivo che nel 1995, due anni dopo la radiazione della vecchia Unione Sportiva, costruì la squadra che, sotto la guida di Serse Cosmi, riuscì finalmente a vincere il campionato di serie D. Era la società presieduta da Francesco Graziani, che nel 1998 fece anche il salto in C1.

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Il comitato ha consegnato un riconoscimento pure a Domenico Avantario, attaccante che giocò ad Arezzo tra il '93 e il '95, che qua ha messo su famiglia e che oggi allena l'under 15 amaranto.

Un grande applauso, colmo di riconoscenza, ha accompagnato la premiazione di Marco Massetti, il presidente che nel 2010 fece ripartire il calcio dopo la brusca fine dell'Ac Arezzo di Piero Mancini. Proprio grazie a Massetti, il comitato entrò per la prima volta nella compagine sociale con il 2%.

E' stata poi la volta di Massimo Anselmi, unico aretino che nel 2018 si prese la responsabilità di mettere faccia e denari nella nuova società, rinata dalle ceneri di quella precedente grazie all'esercizio provvisorio concesso dal tribunale fallimentare. Anselmi, insieme al presidente Giorgio La Cava e a OA, fondò la Società Sportiva Arezzo.

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L'applausometro è poi schizzato alle stelle quando il comitato ha consegnato una targa ricordo al ''generale'' Massimo Pavanel, l'uomo che vinse sul campo la battaglia totale, salvando la squadra nonostante mille peripezie e una maxi penalizzazione in classifica.

Una bellissima serata, cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Sabatino Selvaggio e Leonardo Terreni, amministratore delegato e team manager della Ss Arezzo, i gruppi della curva sud, Emiliano Testini, allenatore dell'Acf Arezzo, i rappresentanti del Museo Amaranto, la cugina di Lauro Minghelli, la figlia di Narciso Terziani, la senatrice Tiziana Nisini e l'assessore Federico Scapecchi.

Per il comitato, che tra poco festeggerà i 12 anni dalla nascita, un bagno di folla che è servito anche a raccogliere fondi per fare fronte all'aumento di capitale della società.

Oltre alle tessere di adesione, erano in vendita moltissimi gadget, tra cui la t-shirt speciale che raccoglie le frasi più significative di Pavanel, condottiero di una squadra che il 5 maggio 2018 guadagnò una memorabile salvezza sul campo di Cararra.

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