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Arezzo, un altro pareggio amaro. E la società è a un crocevia decisivo

Un punto pieno di rimpianti quello di Montespaccato. Mercoledì assemblea dei soci, previsto un aumento di capitale da 3 milioni di euro. Proprietà contestata dai tifosi, da decifrare il futuro di OA

Dopo il pareggio di Montespaccato, l’Arezzo resta in quarta posizione, staccato di 13 lunghezze dal San Donato e 12 dal Poggibonsi, a-4 dal Gavorrano che al momento è l’obiettivo su cui mettere il mirino. Alla squadra non si può certo rimproverare di aver mollato. Anzi, dopo le ultime vicende di mercato, la contestazione alla società e il ribaltone in panchina, il gruppo ha tirato fuori tre prestazioni globalmente positive, raccogliendo 5 punti.

Protagonisti di quest’ultimo spezzone di campionato sono stati Pisanu e Marchi: il primo ha guadagnato una continuità d’impiego che non aveva mai avuto in stagione, dimostrandosi un metronomo senza scintille ma preciso e puntuale nel giocare palla. Marchi ha segnato 2 gol pesanti, che sono serviti a sbloccare il punteggio sia con l’Unipomezia che con il Montespaccato, e ha corso per tre, come da curriculum.

L’Arezzo di oggi, in ogni caso, non è più l’Arezzo di inizio stagione e non è più nemmeno l’Arezzo dei due mesi di Sussi. La squadra è transitata dal 4312 dell’avvio campionato al 433 d’autunno/inverno ed è tornata al 4312 adesso. Aggiustamenti tattici in corso d’opera che qualche scompenso lo creano, specie se oltre al modulo cambiano anche gli interpreti.

Montespaccato_Arezzo_2022_formazione-2

Comunque, tornando a ieri, la partita va giudicata a sé stante rispetto alle altre. Su quel campo si giocano solo gare sporche, di agonismo, di sportellate. Non è un caso che il Montespaccato abbia conquistato lì 18 punti su 23 e che in casa sua abbia battuto San Donato, Gavorrano e Badesse. L’Arezzo, in vantaggio con un gol un po’ casuale, aveva comunque interpretato bene la gara e la stava gestendo senza troppi affanni. Era mancato il colpo del ko, è vero, qualche ripartenza ben assestata, ma nell’aria l’odore del pari non si annusava.

Mancano 14 giornate alla fine, compresi tutti gli scontri diretti. C’è ancora spazio per dare un senso alla stagione, facendo punti e scalando posizioni in classifica. L’esperienza insegna che nel calcio, d’estate, può succedere di tutto. Magari ci scappa qualche sorpresa.

Per quanto riguarda il fronte societario, si apre una settimana importante. Mercoledì è in programma l’assemblea dei soci e all’ordine del giorno c’è la delibera per l’aumento di capitale che dovranno sottoscrivere sia l’azionista di maggioranza che Orgoglio Amaranto, in possesso dell’1%.

Montespaccato_Arezzo_2022_Marchi-2

Difficile prevedere gli scenari che seguiranno all’assemblea, considerato che tra il gruppo Mag e il comitato i rapporti si sono notevolmente raffreddati nell’ultimo periodo. Non è da escludere nemmeno che OA, a fronte di un aumento di capitale da 3 milioni di euro da parte della proprietà, rinunci a versare la sua quota, aprendo un capitolo nuovo dell’attività.

Anche la famiglia Manzo si trova di fronte a un crocevia decisivo. Il clima resta molto teso e la tifoseria prosegue nella contestazione a oltranza. Ieri a Montespaccato i gruppi della sud, come avviene da diverse settimane, hanno appeso gli striscioni al contrario e intonato cori contro la dirigenza.

Selvaggio la scorsa settimana sottolineò che “l’aumento di capitale va a fugare tutti i dubbi riguardo la volontà di andare avanti e gestire il calcio ad Arezzo”, anche se voci e indiscrezioni su abboccamenti, incontri e contatti continuano a inseguirsi. Pure in questa chiave, la giornata di mercoledì potrebbe contribuire a fare chiarezza.

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