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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcio

Manzo guarda avanti: "Progetto tecnico e risanamento dei conti. L'Arezzo adesso è più solido"

Il presidente ha allungato il contratto al dg Giovannini fino al 2026 ("la sua presenza nel cda ci dà forza") e punta a un futuro sereno: "Contenimento delle spese e ambizioni sportive. Dobbiamo tornare dove la piazza merita di stare". Domani l'approvazione del bilancio al 30 giugno

Guglielmo Manzo non ha voluto tergiversare. Lo scorso 12 ottobre in questa intervista anticipò l'intenzione di allungare il contratto a Paolo Giovannini e il 15 novembre è arrivato il nero su bianco, con l'Arezzo che si è messo al riparo dalle brutte sorprese.

Il direttore aveva già la clausola che prevedeva il rinnovo automatico in caso di promozione in C. Perché la necessità di questo prolungamento?

Lo dissi anche l'altra volta. Vista la professionalità e la competenza di Giovannini, che ho potuto toccare con mano in questi mesi, non aveva senso aspettare la fine della stagione. Il progetto tecnico è in mano a lui, è giusto che sia lui a svilupparlo in futuro. Di qui la firma fino al 2026.

Quali direttive gli ha dato?

Le stesse che ci hanno consentito di trovare l'accordo in estate. L'Arezzo deve diventare un club sano dal punto di vista finanziario, puntare ai risultati sportivi che merita la piazza con un occhio al bilancio e uno allo sviluppo del settore giovanile. Mi auguro, anzi ne ho una fondata certezza, che i risultati ci daranno una mano fin da questa stagione.

Perché ha voluto che entrasse nel consiglio d'amministrazione?

Con la qualifica di direttore generale sarebbe stato un controsenso se fosse rimasto fuori. Lui ha la delega per gestire l'attività sportiva a 360 gradi, dai ragazzini alla prima squadra. E' un intenditore di calcio e la sua presenza nel cda rafforza sia l'immagine che l'operatività della società.

Le è venuta un po' d'ansia dopo l'ultima flessione di risultati, qualche brutto pensiero?

No, non ho ansie né timori. Siamo partiti fortissimo, adesso c'è un calo che definirei fisiologico, tra l'altro legato a vari episodi che nel calcio possono capitare. Ma resto dell'idea che rialzarsi dopo uno schiaffo rende più forti. Chi lo schiaffo non lo prende mai, rischia di sedersi.

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Tra poco apre il mercato. Quanto margine operativo ha Giovannini per rinforzare la rosa?

Giovannini ha carta bianca. Ci ha già spiegato i movimenti che vuole fare e interverrà dove ritiene opportuno, in accordo con il mister e lo staff. Io sulle cose tecniche non metto bocca.

Al di là del risultato, che effetto le ha fatto l'atmosfera di Arezzo-Livorno? Tutta quella gente sotto la sua gestione non c'era mai stata.

Mi sono emozionato, dico la verità. E quando siamo rimasti in dieci, mi si è gelato il sangue, anche se poi i ragazzi hanno strameritato il pareggio. Allo stadio c'erano quattromila aretini, è questo il dato che mi ha fatto felice e che alimenta il mio entusiasmo. Quest'anno, tra campionato e Coppa, non mi sono perso una partita e mi auguro di continuare così. 

E' sempre un tifoso di mister Indiani?

Certo. I giocatori ci stanno mettendo l'anima ma ditemi voi se sembrano un gruppo che gioca insieme da pochi mesi. A me danno la sensazione di essere affiatati come se fossero qua da anni. E gran parte del merito è dell'allenatore.

Prima ha fatto cenno all'aspetto finanziario. Domani è in programma l'approvazione del bilancio al 30 giugno. Come va il processo di risanamento?

Abbiamo completato il versamento del capitale sociale, ridotto i costi gestionali e saldato il novanta per cento delle pendenze pregresse che avevamo ereditato, legate a ritenute d'acconto, Inail e Iva, che contiamo di estinguere interamente nei prossimi mesi. Tutto questo senza intaccare il capitale versato. Il bilancio chiuderà in perdita ma poi potremo contare sugli effetti benefici della spending review operata da Giovannini. Consideri che noi versiamo circa 25mila euro al mese solo di F24 per i calciatori. Ma non c'è futuro senza una stabilità dei conti e a quelli è giusto che provveda io. Il direttore e il mister devono pensare solo a riportare l'Arezzo dove merita di stare.

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