rotate-mobile
Calcio

Lucignano, lo storico capitano Foianesi lascia il calcio. "L'ultima in casa un'emozione unica"

Si chiude un'avventura lunga 14 anni. "Troppi infortuni, non è semplice ripartire ogni volta. Lascio la mia eredità in amaranto ad Alessandro Bennati"

Una lunga storia d'amore, di quelle da calcio d'altri tempi. Giacomo Foianesi appende gli scarpini al chiodo all'età di 38 anni, di cui 14 trascorsi con in dosso la maglia amaranto del Lucignano, squadra della quale è diventato nel corso degli anni il capitano.

"La decisione è dettata dall'età e dai tanti infortuni - esordisce Foianesi nell'intervista rilasciata ad ArezzoNotizie -. A causa di un intervento alla spalla ho perso l'anno prima dell'inizio della pandemia, poi ci sono stati due anni condizionati dagli stop ai campionati e non volevo finire in quel modo, per cui la scorsa estate ho deciso di provare a fare almeno un'ultima stagione. Nel corso di questo campionato ho avuto tre stiramenti e al terzo ho deciso di dire basta, perché ripartire ogni volta ad un certo punto diventa pesante. Anche se quest'anno ho giocato poco, ho cercato di apportare il mio contributo per la squadra, dando consigli ai più giovani e cercando di dare l'esempio. In futuro mi piacerebbe continuare a vivere il mondo del calcio dall'interno, perché è un ambiente in cui ci sono nato avendo iniziato a giocare a 6 anni e so già che mi mancherà".

Foianesi ha compiuto tutta la trafila nelle giovanili dell'Arezzo, fino a debuttare in Prima squadra sotto la guida di Mario Somma. Poi il ritorno a casa, a Lucignano. "Io sono di Lucignano - prosegue Foianesi - e, quando nel 2006 sono rimasto senza squadra dopo Arezzo, ho deciso di fare un mega salto di categoria tornando a giocare nel mio paese. Del calcio dei "grandi" non apprezzavo affatto l'interferenza dei procuratori. A Lucignano ho avuto un grande maestro: il mio vecchio capitano Andrea Dell'Eugenio. Da lui ho ereditato quella cultura e quella passione per maglia che poi ho cercato di portare avanti per tanti anni (nel mezzo una parentesi di due stagioni con la maglia dell'Alberoro). Adesso passo il testimone ad Alessandro Bennati, da tanti anni a Lucignano in tutte le situazioni e per me come un fratello".

Domenica scorsa, prima dell'inizio dell'ultima gara casalinga del campionato contro il San Quirico, la società amaranto ha voluto salutare la sua "bandiera" con una targa celebrativa. Un meritato riconoscimento dopo 14 anni ricchi di momenti memorabili. "Domenica è stata una giornata veramente emozionante - afferma Foianesi - la società sapeva che sarebbe stata la mia ultima partita in casa e ha deciso di farmi la sorpresa della targa all'entrata in campo, poi c'è stato l'abbraccio con tutti i miei compagni e anche alcuni giocatori avversari. Gli altri ricordi più belli di questi anni credo che siano la vittoria del campionato nella stagione 2018/19, con la vittoria nello spareggio col Viciomaggio dopo una grande rincorsa, e le due finali playout nelle quali ho avuto la fortuna di segnare, permettendo alla mia squadra di salvarsi. Giocare per il proprio paese non è facile, perché devi assorbire tanto e non stacchi mai. Tutte le problematiche passano da te e le senti ancora di più".

Domenica prossima il Lucignano chiuderà il campionato in casa del Cortona Camucia, con la salvezza già in tasca. "Quest'anno la squadra poteva puntare molto più in alto - conclude Foianesi - poi tutta una serie di infortuni ci ha tagliato le gambe, costringendoci ad affrontare più di un mese con gli uomini contati. La società aveva creato una bella rosa e credo che se darà continuità a quanto iniziato, mantenendo l'ossatura di questo gruppo, il Lucignano potrà sicuramente lottare per le prime posizioni".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lucignano, lo storico capitano Foianesi lascia il calcio. "L'ultima in casa un'emozione unica"

ArezzoNotizie è in caricamento