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E' morto Luciano Gaucci, il ricordo di Pieroni: "Un presidente con un grande intuito"

All'età di 81 anni si è spento Luciano Gaucci. Il ricordo del dg amaranto

"Luciano Gaucci non era la persona che scaturiva agli occhi della gente". Sono le parole di Ermanno Pieroni. Il direttore generale dell'Arezzo interviene su Facebook a poche ore dalla scomparsa di Luciano Gaucci, l'ex presidente che riportò il Perugia dalla C fino alla serie A. Pieroni ha avuto modo di lavorare con 'Big Luciano', come scrive sui social, ricordando anche gli allenatori lanciati nella massima serie, tra i quali Cosmi, e i giovani che sono poi diventati campioni del mondo nel 2006. Ecco il post di Ermanno Pieroni.

E’ morto Luciano Gaucci. Ho appreso da poco la notizia dal figlio Riccardo. Sapevo della sua malattia. Ho vissuto al suo fianco come direttore sportivo del Perugia per 7 anni ricchi di successi sportivi. Sono stato il suo direttore, il suo più fidato collaboratore, il suo confidente, il suo autista. Ovvero sempre insieme. A Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto nella sua residenza di Torre Alfina. Tra le tante foto ho scelto questa, che lo vede nel suo ufficio, seduto sulla storica poltrona bianca in pelle. Da lì è passato tutto il Calcio Italiano che conta. È stato un grande Presidente! Grande intuito, umano, generoso oltre ogni immaginazione. In particolare con le persone, me compreso, che gli erano vicine senza mai tradirlo. Era “Luciano Uragano” così nominato dagli sportivi biancorossi. Voleva solo vincere. Non ammetteva la sconfitta. Fosse stato lui l’allenatore avrebbe sempre giocato con 10 attaccanti. Con lui ho avuto Castagner, Novellino, Galeone, Scala, Boskov, Mazzone, Cosmi allenatori. Tanti campioni lanciati al grande calcio, molti famosi. Ne cito tre che sono diventati Campioni del Mondo con la Nazionale Azzurra: Materazzi-Gattuso-Grosso. Senz’altro posso dire la mia più importante esperienza professionale. Ho sempre urlato ai quattro venti, lo ribadisco oggi ancora con fermezza, Luciano Gaucci non era la persona che scaturiva agli occhi della gente, per l’immagine che mediatica che scaturiva nei momenti in cui doveva assorbire una sconfitta. Era tutt’altra persona. Lo posso dire con assoluta onestà! Era un uomo buono, credente, generoso, pronto ad aiutare le persone in difficoltà. Ciao Presidente, che possa tu in cielo illuminare le persone a te care!

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