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Problemi a Caserta, verifiche a Pagani. Il punto sulle iscrizioni e ripescaggi in Lega Pro

I falchetti prossimi all'esclusione per l'assenza della fideiussione, controlli sulla Paganese mentre il Gozzano viaggia verso la rinuncia. L'Arezzo scala posizioni per il ripescaggio, mentre l'Aglianese ha il problema stadio

La strada resta ancora in salita quando si parla di Arezzo e di un possibile ripescaggio, ma qualcosa si muove e varie situazioni in serie C meritano di essere monitorate con attenzione da qui ai prossimi giorni. Intanto le 51 società aventi diritto a iscriversi, quelle che si sono salvate e quelle retrocesse dalla serie B, ieri hanno presentato tutte quante la domanda di iscrizione. Un punto a favore dell'Arezzo perchè se un club avesse alzato bandiera bianca prima del 28 giugno sarebbero scattate le riammissioni, mentre una bocciatura dopo il 28 giugno significa ripescaggio. E l'Arezzo può ambire solo alla seconda ipotesi dove è quarto in classifica.

Tra l'altro almeno un posto è già vacante. La Casertana dopo aver trovato una soluzione per i debiti con l'Agenzia delle Entrate ha presentato una documentazione incompleta: all'appello mancava la fideiussione da 350mila euro. Senza arriverà la bocciatura della Covisoc e non essendo permessa l'integrazione è evidente che si può parlare di uno slot libero anche se la Casertana proverà a intraprendere la strada del discorso. Da verificare la posizione della Paganese che, come riporta anche 'La Gazzetta dello Sport', avrebbe trovato in extremis l'ok dell'Agenzia delle Entrate per la ristrutturazione del debito. Ma se è per questo tra le società che si sono iscritte last minute ci sono anche Teramo e Catania. Gli etnei adesso sperano nell'ingresso di capitali maltesi dopo che i tifosi hanno contribuito all'iscrizione con 120mila euro.

Questa la situazione per i club reduci dalla Lega Pro, mentre per quelli che hanno vinto la serie D il termine ultimo è quello del 5 luglio. A Campobasso ci sono acque agitate: il socio di minoranza americano parla di un debito vicino ai 1,4 milioni di euro e di una carenza di liquidità che potrebbe costare l'iscrizione. Da Gozzano più passano i giorni più viene confermata la vllontà del club di restare in serie D nonostante la vittoria del girone A a causa dei costi elevati del professionismo. Il posto spetterebbe alla seconda in classifica, il Castellanzese, che a sua volta pare intenzionato ad abdicare e quindi ecco un altro posto libero dopo quello della Casertana.

Così i ripescaggi

Una squadra B, una di serie D, una retrocessa dalla Lega Pro. Ecco l'ordine dei ripescaggi che non vedendo squadre B all'orizzonte riduce la graduatoria a Aglianese (serie D), Lucchese, Picerno (serie D) e Arezzo, uno dei due Messina (serie D), la Pistoiese. Ovviamente il ripescaggio non è automatico ma su base volontaria, significa che vi accedono le squadre che fanno richiesta presentando la fideiussione da 350mila euro e un assegno, ovvero un contributo straordinario, del valore di 300mila euro. Ma c'è di più. Le società ripescate devono giocare nel loro impianto. Chi non ha uno stadio omologato e non può sistemarlo in tempi congrui non può andare altrove.

Ecco il nodo che frena l'Aglianese. Il presidente dei neroverdi assieme al sindaco di Agliana ha spiegato infatto che non possono chiedere di giocare a Pistoia e nemmeno a Pontedera (dove oltre ai granata c'è il Montevarchi) e che i lavori sono a dir poco impegnativi tra seggiolini, videosorveglianza e area stampa. L'unica soluzione è chiedere una deroga ma non è detto venga accettata. Il Picerno non può essere ripescato per l'illecito di poche stagioni fa, mentre il Trastevere ha problemi con lo stadio. Delle retrocesse dalla Lega Pro tranne Lucchese, Arezzo e Pistoiese tutte le altre hanno già beneficiato del ripescaggio o della riammissione e sono fuori. In sintesi, con quattro posti liberi gli amaranto tornano in C, con tre ci potrebbero essere buone possibilità.

La cronotabella

L'organo di vigilanza della serie C, la ben conosciuta Covisoc, si pronuncerà entro l'8 luglio sugli incartamenti inviati dai club che dovranno dimostrare di aver pagato gli stipendi fino a maggio, saldato le scadenze federali, essere in possesso di una adeguata liquidità, di una fideiussione in regola da 350mila euro e di uno stadio a norma. Chi sarà bocciato avrà tempo fino al 13 luglio per presentare ricorso e far valere le proprie ragioni. Poi chi vorrà presentare ripescaggio avrà tempo fino al 19 luglio per presentare domanda, prima dovrà essere in regola con l'iscrizione alla serie D. A quel punto il Consiglio Federale avrà l'ultima parola decretando i club bocciati e quelli che ne prenderanno il posto.

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