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Meteore amaranto | 'Il nuovo D'Amico': Cinelli, la promessa del vivaio laziale

Arrivò dallo Lazio che vinse lo scudetto ma in amaranto non convinse

A soli 17 anni Gasperino Cinelli era un predestinato. Classe 1982, originario di Latina come la bandiera laziale Vincenzo D'Amico, era approdato al settore giovanile della Lazio giovanissimi. E proprio a D'Amico, suo allenatore, veniva paragonato quella 'mezzapunta' che nell'estate del 1999 venne promosso in prima squadra. Già nazionale Under 15, Under 16 e Under 17, indicato come miglior giocatore al Torneo di Viareggio, la strada sembrava segnata con quel salto nel gruppo guidato da Eriksson.

"Era l'anno più bello, una squadra piena di campioni, tutto quel talento faceva girare la testa. Aveva investito più di tutti, vantava giocatori del calibro di Nesta, Veron, Mancini - racconta Cinelli - L'atmosfera era bellissima, per un ragazzo di 16 anni allenarsi con questi grandi campioni era un sogno che si avverava. Era uno spettacolo".

A fine stagione quella Lazio, in cui Cinelli aveva scelto la maglia numero 26, vinse il suo secondo scudetto. Quel ragazzo, di cui si dice un gran bene, con facilità di corsa e nel saltare l'uomo, ha bisogno di spazio. Così nell'estate del 2000 la Lazio si accorda con l'Arezzo per il prestito.

E' una stagione a dir poco particolare in viale Gramsci. Si è appena concluso il ciclo di Serse Cosmi, la società presieduta da Giovanni Bovini si affida ad Antonio Cabrini. Si parte addirittura con divise che non recano nessuno sponsor tecnico, sono infatti prodotte autonomamente dal club. Poi ad ottobre l'arrivo di Piero Mancini alla presidenza e un mercato che verrà ricordato per aver portato in dote Mario Frick. E Cinelli?

La giovane promessa debutta poco dopo Ferragosto nel derby di Coppa contro il Montevarchi (1-1) entrando nel secondo tempo. Altro spezzone di partita pochi giorni dopo a Prato. La prima apparizione in campionato arriva il 10 settembre contro il Modena al Comunale con 24'. Altro spezzone contro la Spal mentre l'esordio da titolare è datato 8 ottobre nel match interno con il Varese vinto per 1-0 con gol di Benfari. Cinelli non riuscì mai a decollare e collezionò a fine stagione solo 13 presenze di cui quattro da titolare, senza trovare il gol.

L'estate successiva tornò alla Lazio e iniziò un peregrinaggio tra Racing Aprilia, Igea, Latina, Derthona, Rieti, Albalonga e Monterotondo. Lasciato il calcio professionistico, Cinelli negli ultimi anni si è diviso tra il lavoro e gli allenamenti serali con formazioni di Promozione dove nel ruolo di attaccante ha ripreso a segnare come aveva fatto nelle giovanili della Lazio.

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