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Floro Flores dice basta: l'ex amaranto dice addio al calcio

Domani la conferenza stampa in cui si congederà. "Un passo di certo non facile" ha detto per adesso Floro Flores

Antonio Floro Flores ha detto basta con il calcio giocato. L'annuncio trapelato ieri sera su Instagram ha trovato ufficialità questa mattina. L'attaccante classe 1983 chiude una carriera lunga 20 anni, con 570 presenze tra i professionisti e 116 gol all'attivo.

"''La mia mente è quella di un bambino ma il mio corpo non è più allineato - ha scritto Floro Flores sul proprio account Instagram. Oggi ho deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Scrivo a Te; che ho amato, rincorso tante volte. Abbiamo gioito insieme, ci siamo fatti male insieme. Però vorrei ringraziarti perché mi hai tolto dalla strada, mi hai fatto sognare, mi hai regalato emozioni che non si possono descrivere.
Hai fatto di me un uomo, un padre di famiglia, con dei valori che mi sono stati insegnati, e che ho cercato di portare nel mio mondo privato con tanto amore. Per me sei stato vita, un motivo per alzarmi la mattina e venire al campo, pensando che avrei dovuto sudare fino all’ultima goccia. Perché volevo realizzare un sogno, quello di giocare in serie A, incontrare idoli, campioni e grandi allenatori! Incontrare tante persone che mi hanno aiutato a crescere e a formarmi come uomo!
Ricordo ogni momento, ogni azione, ogni gol, ogni persona che ho incrociato lungo il mio cammino; a cui a volte ho rotto le palle per il mio carattere e che ora vorrei ringraziare
ad uno ad uno. Per me è stato un grandissimo onore avervi conosciuto''.

Ad Arezzo il salto di qualità

Cresciuto nei vivaio di Atletico Toledo e Posillipo, Floro Flores passò poi al Napoli facendo l'esordio in A a 17 anni in un Roma-Napoli in cui i partenopei persero per 3-0. Poi il passaggio alla Sampdoria e il ritorno al Napoli che fallì, lasciando libero lo 'scugnizzo' che fece registrare un primato. Nell'estate del 2004 venne chiamato in nazionale e segnò anche un gol in due partite con l'Under 21 da svincolato. Passò quindi al Perugia di Gaucci con 23 presenze, 16 gol e i playoff, ma a fine stagione un altro fallimento lo liberò da vincoli contrattuali. Ermanno Pieroni intuì l'affare e mise a segno il blitz: ad Arezzo arrivarono Floro e Ranocchia. Fu l'inizio di un biennio che segnò anche una svolta per la punta campana. Con Gustinetti al comando sfiorò i playoff siglando 14 reti al primo anno, giocando per metà stagione con Abbruscato e per metà con Martinetti. L'anno dopo con Conte, Sarri (che non gradiva i suoi scarpini colorati) e di nuovo Conte altre 17 reti. Tra le più belle quella contro il Milan in Coppa Italia al Comunale che non servì a passare il turno, ma fece sognare. Uno scatto, un dribbling e un tiro misero a sedere tutta la retroguardia rossonera.
 
In totale 87 presenze e 31 gol che significarono una bella plusvalenza nelle casse dell'Arezzo di Piero Mancini che lo cedette all'Udinese con un pagamento dilazionato superiore ai 4 milioni di euro.

A Udine Floro ha segnato e preso casa stabilendosi con la famiglia anche se poi la carriera lo ha portato a Genova, Sassuolo, Granada (altro club della famiglia Pozzo) e Verona sponda Chievo, quindi l'esperienza a Bari prima del fallimento e della scelta di approdare in C nell'estate del 2018. L'Arezzo in quel periodo, ripartendo dopo il fallimento, aveva appena congedato Moscardelli, e aveva fatto un pensierino nel riportare a casa il figliol prodigo. Non si è poi saputo se quell'offerta sia stata effettivamente formulata anche perchè la Casertana aveva messo da tempo sul piatto un'offerta irrinunciabile.

Oggi, dopo 570 presenze tra i pro e 116 gol, insieme alle 4 partite in azzurre con un gol, la decisione di fermarsi. Una scelta che forse era già nell'aria visto che Floro Flores insieme alla moglie ha dato vita ad una linea di abbigliamento. Una nuova avventura in attesa magari di tornare con un altro ruolo nel mondo del calcio.

La mia mente è quella di un bambino ma il mio corpo nn è più allineato.Oggi ho deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Scrivo a Te; che ho amato, rincorso tante volte. Abbiamo gioito insieme, ci siamo fatti male insieme. Però vorrei ringraziarti perché mi hai tolto dalla strada, mi hai fatto sognare, mi ha regalato emozioni che non si possono descrivere. Hai fatto di me un uomo, un padre di famiglia, con dei valori che mi sono stati insegnati, e che ho cercato di portare nel mio mondo privato con tanto amore. Per me sei stato vita, un motivo per alzarmi la mattina e venire al campo, pensando che avrei dovuto sudare fino all’ultima goccia. Perché volevo realizzare un sogno, quello di giocare in serie A, incontrare idoli, campioni e grandi allenatori! Incontrare tante persone che mi hanno aiutato a crescere e a formarmi come uomo! Ricordo ogni momento, ogni azione, ogni gol, ogni persona che ho incrociato lungo il mio cammino; a cui a volte ho rotto le palle per il mio carattere e che ora vorrei ringraziare ad uno ad uno. Per me è stato un grandissimo onore avervi conosciuto.#F.F.83⚽️⚽️⚽️❤️❤️❤️

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