L'atmosfera era tutt'altro che festosa con le immagini di Cesena e di un'intera stagione segnata dalla retrocessione ancora negli occhi, ma per certi versi i premi assegnati dal Museo Amaranto possono rappresentare una ripartenza. Un giovane che il Cavallino vorrebbe trattenere come Iacoponi, e un over che resterà per fare da guida come Nello Cutolo. Sono loro i vincitori del premio 'Lauro Minghelli', riservato al miglior giovane della stagione e giunto alla terza edizione con le edizioni precedenti assegnate e Davide Buglio e Giuseppe Caso. Per Cutolo secondo successo di fila con la 'Rovesciata d'oro', il premio per il giocatore che si è maggiormente distinto.

"L'ultima stagione è sicuramente da dimenticare e dobbiamo ripartire e riprogrammare come la società sta già facendo per ripartire con grande forza - spiega Cutolo - sarebbe stato bello ricevere questo premio come fatto la scorsa stagione e invece dobbiamo fare i conti con la retrocessione. Cosa non è andato? Più di qualcosa, e l'amarezza è ancora grande. A Cesena sarebbe bastato poco e ancora oggi ho dei flash di certi momenti della partita. Il mio futuro? Ormai mi sento aretino e ho fatto una scelta di vita qualche anno fa. Sono tornato, mi hanno accolto alla grande, con tanto affetto che cerco di ripagare ogni volta che scendo in campo con le prestazioni anche se quest'anno non è andata bene. Pochi giorni fa ho parlato con Guglielmo Manzo e credo proprio che proseguirò con l'Arezzo, quindi avremo modo di rivederci molto presto".