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Curva vuota, clima teso. E domani ad Arezzo c'è il Rieti dell'ex presidente Ferretti

Gli amaranto con Calderini titolare per avvicinare il terzo posto. Ma si giocherà in un'atmosfera pesante

L’Arezzo ha il Gavorrano 4 punti più su e, in vista dello scontro diretto che cade tra quindici giorni, vorrebbe recuperare terreno. Mariotti, mentre la piazza era impegnata a dibattere su bilanci e aumenti di capitale, ha recuperato Campaner dopo l’infortunio di Montespaccato e domani, probabilmente, farà giocare Calderini dall’inizio.

Sarà 4312 o 433, con Persano terminale offensivo e Mancino che potrebbe muoversi da trequarti oppure da mezz’ala pura, magari al posto di Benedetti. In mezzo posto garantito per Pisanu e Marchi, che sarà l’ex della sfida.

Il Rieti, rivoluzionato dopo la campagna trasferimenti, verrà a giocarsela per strappare punti fondamentali nella caccia alla salvezza. Sette giorni fa i laziali hanno battuto nientemeno che la capolista San Donato, mentre mercoledì hanno perso il recupero con il Montespaccato.

Rispetto all’andata, quando gli amaranto vinsero 3-1 allo “Scopigno”, seguiti da un bel numero di tifosi, è cambiato il mondo.

“Io rimpianti non ne ho” – ha detto Mariotti stamani – “anche se la situazione è peggiorata. Mi spiace solo che quando venni esonerato, eravamo terzi a -5 dalla prima. Dopo sei giornate mi hanno richiamato ed eravamo quinti a -14. Però adesso conta solo onorare la maglia e vincere. E’ quello che faremo fino alla fine”.

La curva resterà vuota per la protesta dei gruppi della sud, il clima è avvelenato, il futuro incerto. La partita con il Rieti cade in questo contesto sgangherato e, scherzo del destino, porta al Comunale la società di Mauro Ferretti, il presidente che dal 2013 al 2017 ha governato l’Arezzo in mezzo alle polemiche, ai contrasti, ai dissapori, inframezzati qua e là da qualche soddisfazione sportiva.

Imputato di bancarotta semplice e con il processo ancora in corso, si garantì qualche periodo di serenità quando pagò di tasca il ripescaggio e quando ruppe con il suo vice per ingaggiare un ds vero come Gemmi. Probabilmente domani Ferretti non ci sarà, ma avrebbe trovato un’atmosfera molto simile a quella di certi periodi suoi. Ad Arezzo, purtroppo, la stabilità resta una chimera.

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