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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lega Pro, venerdì la decisione sui campionati. La Cava: "Fermiamoci qui"

La posizione dell'Arezzo è chiara in vista dell'appuntamento di venerdì con la Lega Pro sul futuro della stagione

Mentre alcuni sport come basket e rugby hanno comunicato lo stop dei rispettivi campionati, il calcio ancora si interroga su come, quando e se riprendere il cammino. Il 3 aprile è una data da cerchiare in rosso sul calendario. E' in programma venerdì prossimo una conference call a cui prenderanno parte tutti i club di Lega Pro. Un appuntamento per registrare le posizioni delle società e capire se esistono o meno i presupposti per terminare la stagione.

"Poi ci sarà un'assemblea anche intorno al 15-20 aprile, porteremo il nostro piano di crisi - ha detto il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli - presenteremo le prime indicazioni sul taglio dei costi e, se dovessimo farlo, parleremo della riforma del campionato. In ogni caso, per quanto riguarda i parametri per l'iscrizione al prossimo campionato, chiederemo maggiori controlli e non faremo presentare la fideiussione alle nostre società".

La posizione dell'Arezzo

"La mia ideaDobbiamo fermarci qua e decretare le fine della stagione". Giorgio La Cava non usa giri di parole pensando alle ipotesi che interessano il mondo sportivo e in particolare la serie C.

"Chiudiamola qui, non ha senso andare avanti. C'è una pandemia mondiale che ha stravolto tutto e poi vorrei ricordare che il ministro Spadafora ha chiaramente detto che non sarà possibile riprendere nemmeno gli allenamenti fino al 3 maggio. I giocatori è vero che si stanno allenando a casa, ma in quali condizioni? Fanno esercizi, ma a livello di corsa poco o nulla. Adesso ci sono altre priorità".

La Cava aggiunge poi di aver sentito anche altri suoi colleghi al timone di club della terza serie.

"Credo che il pensiero di fermarsi sia quasi unanime. Dobbiamo prima di tutto uscire da questo periodo e poi capire come ripartire. Un presidente davanti alla scelta se salvare la propria azienda o la società di calcio sappiamo tutti quale scelta farà. E' il momento di pensare ad aiuti e riforme".

E a proposito di riforme proprio negli ultimi giorni è spuntata l'ipotesi di una 'nuova' serie C, o forse sarebbe meglio dire vecchia, visto che si parla di un girone 'elite' con 20 squadre e poi le altre 40 in due gironi semipro.

"Forse è prematuro parlarne perchè poi vorrei capire su quali basi si decide chi va nella 'C1' e chi invece va in 'C2' - sottolinea La Cava - ho letto e sentito che andrebbe vista la classifica. Ma in che modo? C'è un girone che ha giocato più partite degli altri due. Chi decide se l'Arezzo va nell'elite oppure no, e così per tutte le altre. Mi pare un po' azzardato e soprattutto lontano dalle priorità di questi giorni".

Priorità che rispondono a salute, interventi economici e poi piani per ripartire.

"Spero che venerdì venga presa una decisione e che possa essere quella di chiudere qui i campionati a causa della pandemia. Già altre discipline hanno detto basta, sono stati rinviati Europei e Olimpiadi. Proseguire non ha senso, nemmeno studiando forme particolari. Mi auguro che in tempi brevi si scelga lo stop senza ulteriori rinvii".

Scadenze: arriva lo slittamento

E' ufficiale lo spostamento dal 16 aprile al 30 giugno della scadenza per il versamento di ritenute Irpef, contributi Inps e Fondo di fine carriera relativi agli stipendi di gennaio e febbraio. Ai club che lo richiederanno, sarà consentito anche l’accesso ad una rateizzazione in cinque pagamenti mensili di uguale importo, a partire dal mese di giugno. In caso di mancato adempimento, però, è prevista una penalizzazione che sarà pari a -2 punti in classifica da scontare nella prossima stagione.

"Il termine del 16 aprile 2020, oggi fissato per le società di Serie C, ai fini del pagamento delle ritenute IRPEF, dei contributi INPS e Fondo Fine Carriera dovuti ex art. 85, lett. C),par. V delle NOIF, in relazione agli emolumenti del quarto bimestre (1 gennaio e 29 febbraio 2020) ed a quelli precedenti, è posposto al 30 giugno 2020, con possibilità di rateizzazione in 5 pagamenti mensili di eguale importo, decorrenti dal mese di giugno 2020. In deroga all’art. 33, comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva, il mancato adempimento di cui alle precedenti lett. a) e b), anche con riferimento alle singole rate, comporta l’applicazione, a carico della società responsabile, della sanzione di cui all’art. 8, comma 1, lett. g) del Codice di Giustizia Sportiva, di almeno 2 punti in classifica, da scontarsi nella stagione sportiva 2020/2021".

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