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Dalla A ai dilettanti: tre piani per chiudere la stagione. E c'è l'ipotesi di far slittare la ripresa a settembre

Con il rinvio di Olimpiadi ed Europei difficile pensare al rientro in campo sfruttando l'estate

E' sempre più difficile pensare ad una ripresa dei campionati per il mese di maggio. D'altronde con l'emergenza Coronavirus ancora in atto, senza la certezza di quando si veririfhcerà l'ormai famoso picco, e non essendoci i presupposti per giocare in sicurezza, lo sport si è fermato. Una cosa è certa. Dalla serie A alla Terza categoria l'idea di bloccare i campionati e ripartire a settembre come la stagione 2019/2020 non fosse mai esistita non piace. Niente restrocessioni e niente promozioni non vanno giù, soprattutto a quei club che magari adesso si trovano in testa alle classifiche con un buon margine sulle seconde, oppure a quelli che inseguono a pochi punti di distanza.

Il piano A era ed è quello di ripartire a metà aprile, almeno con gli allenamenti. Difficile che sia così. Il 3 aprile scade il decreto che potrà essere prorogato come in molti pensano. Pensare di trascorrere la Pasqua liberamente in giro è più un sogno che un'ipotesi, e allora diventa arduo ipotizzare l'inizio delle sedute di lavoro a metà aprile per disputare la prima partita ufficiale a inizio maggio. Così facendo sarebbe possibile intensificare il calendario con le giornate rimanenti e andare a disputare playoff e playout sforando anche oltre il 30 giugno.

Ma sorge un'altra domanda. Sono stati rinviati sia gli Europei che le Olimpiadi. Due manifestazioni in programma in piena estate, possibile che i campionati di calcio scendano in campo in quel periodo senza problemi?

L'ipotesi B non di discosta molto dal piano A però prevede la ripresa degli allenamenti a meggio, in campo a metà mese e conclusione della stagione a fine luglio, magari rivedendo la formula di playoff e playoff. Però anche qui si torna alla domanda relativa al rinvio di Europei e Olimpiadi.

Il piano C è quello maggiormente attuabile se a maggio non dovessero esserci i presupposti per ripartire. Il campionato si blocca e con lui anche il mercato dalla A alla Terza categoria, ma soprattutto tra i dilettanti. Le giornate che restano da giocare vengono recuperate tra agosto e settembre. Qui scatterebbe una pausa con inizio della nuova stagione a novembre, magari con un calendario più fitto, ma utile per concludere entro giugno la stagione con annessi spareggi.

Cassa integrazione per i calciatori e taglio dei playoff. Ghirelli: "Vogliamo terminare la stagione"

Ecco le ipotesi al vaglio in attesa di capire cosa deciderà il mondo del pallone che potrebbe prevedere modifiche da una categoria all'altra.

Ma tra i temi caldi ci sono quelli della fiscalità soprattutto tra i club di terza serie che sono alle prese sia con le difficoltà già note della categoria sia con i mancati incassi. Ci sono poi gli stipendi dei calciatori che se in A e in B si parla di tagli in C fanno parlare di cassa integrazione.

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