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Playoff e playout: oggi decide il Consiglio Federale. Arezzo alla finestra pensando al futuro

Inizierà alle 12 la riunione che deciderà come e quando chiudere anche la serie C. L'Arezzo intanto deve programmare il futuro

Sarà una giornata decisiva per la serie C e per la tante formazioni che si trovano coinvolte nelle posizioni calde. Alle 12 si riunirà il Consiglio Federale, l'apputtamento tanto atteso per mettere fine ai tornei di Lega Pro e a quelli dilettantistici. Fino ad oggi sono emerse voci, ma soprattutto ipotesi. D'altronde senza l'ufficialità, che solo dal Consiglio può arrivare, la parola giusta è indiscrezioni quando si parla di promozioni a tavolino per la prima di ogni girone di serie C. Idem quando si parla di playoff su base volontaria e di playout con retrocessione dell'ultima in classifica. Un'ipotesi questa che non ha certo rese felici i fanalini di coda.

L'Arezzo spera ovviamente che la linea dei playoff facoltativi passi. Gli spareggi sono l'unica strada da percorrere perchè mancando 11 giornate alla fine della regular season, e 10 dei playoff, è impensabile chiude entro il 20 agosto il torneo con la formula naturale. Da qui la scelta del congelamento della graduatoria e degli spareggi che coinvolgerebbero dalla seconda alla decima di ogni girone più la squadra indicata grazie alla finale di Coppa Italia. Di fatto però la formula dei playoff potrebbe essere rivista, ma come detto questa opzione rientra nel campo delle ipotesi.

Il Cavallino, se passerà la linea dei playoff facoltativi, dirà di no. La Cava è stato chiaro motivando la scelta non come una questione di soldi ma di responsabilità. Di fatto oltre agli amaranto anche altre squadre hanno difficoltà. Albinoleffe e Piacenza, in base a quanto detto dalla Gazzetta dello sport, non trovano i tamponi necessari. Il Catania ha difficoltà economiche anche se vorrebbe giocare. Alcuni club hanno i medici sportivi sul piede di guerra e pronti a dimettersi: senza non si gioca. Situazione simile a Siena dove la società però è alle prese con difficoltà economiche.

Ma la giornata di oggi diventa di vitale importanza per il futuro del club amaranto. Sia La Cava che Pieroni hanno lasciato intedere che dopo il Consiglio Federale arriveranno al dunque con i giocatori che hanno ingaggi sopra i 50mila euro lordi all'anno. Si tratta di quegli elementi che non possono accedere alla cassa integrazione che per buona parte sarà coperta dal 'fondo salva calcio'.

Vari club hanno chiesto e ottenuto la riduzione degli ingaggi. L'Arezzo ci proverà. Pieroni ha detto di essere fiducioso, di poter mediare con gli otto calciatori che superano i 50mila euro all'anno, anche se a dire il vero si parlava poco tempo fa di almeno dieci elementi. Ad ogni modo il Consiglio Federale sia direttamente che non andrà a scrivere il futuro dell'Arezzo, impegnato anche sul fronte economico. D'altronde come detto da Pieroni il nodo non è solo quello degli stipendi ma anche del futuro ed è per questo che il diggì sta cercando soci da affiancare a La Cava.

Tante partite da giocare insomma, con il fischio d'inizio che sarà dato oggi alle 12.

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