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L'Arezzo calcio finisce in consiglio comunale. Il sindaco: "Imprenditori aretini pronti all'emergenza"

Il primo cittadino spiega i possibili scenari futuri soprattutto in caso di mancata cessione

L'Arezzo finisce sui banchi del consiglio comunale. Dopo la protesta della Curva Sud, compatta e civile ieri pomeriggio sotto Palazzo Cavallo, dai banchi dell'opposizione si è levata l'interrogazione sulle sorti dell'Arezzo. 

Durante la seduta di stamani, nel punto all'ordine del giorno dedicato alle interrogazioni urgenti, il consigliere Andrea Modeo ha chiesto al sindaco: “qual è la situazione dell’Arezzo calcio? Il tempo stringe e temiamo che il destino scivoli verso una prospettiva poco edificante. Chiedo al sindaco se conosce lo stato delle cose e ciò che sta facendo per garantire il salvataggio del titolo sportivo. Ha incontrato imprenditori locali e perché non i tifosi che manifestavano in piazza del Comune?".

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"Quando ieri si è tenuta la manifestazione dei tifosi non ero a palazzo comunale e quindi non ho potuto parlare con i manifestanti, altrimenti non avrei avuto problemi a riceverli" ha spiegato il sindaco Alessandro Ghinelli.

La Curva Sud manifesta sotto Palazzo Cavallo

"Occorre ricordare che si è arrivati all’attuale situazione per vicende debitorie note, che risalgono agli anni addietro. Finora il presidente attuale ha garantito liquidità, gli stipendi e il saldo del debito sportivo. Il mio impegno non è in discussione - ha detto il sindaco - ricordo soltanto che due anni fa ho messo personalmente in piedi una ‘colletta’ fra imprenditori cittadini, seguita anche grazie a Orgoglio Amaranto, che ha raggiunto la cifra di 374.000 euro".

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Ma Alessandro Ghinelli ha aggiunto un altro particolare e cioè che una colletta come quella di due stagioni per proseguire in serie C è impensabile mentre invece, in caso di mancata cessione, qualora l'Arezzo dovesse ripartire dalla serie D, il primo cittadino avrebbe già ricevuto una risposta affermativa da una parte dell'imprenditoria aretina.

"Anche adesso sono in contatto con la realtà economica cittadina, che mi ha manifestato la volontà di impegnarsi di nuovo se si palesasse una situazione di emergenza come la ripartenza dalla serie D. Ovviamente, non sono autorizzato a fare nomi - ha aggiunto Ghinelli - Così come è difficile fare previsioni: se per l’eventuale scenario peggiore sopra richiamato intendo comunque privilegiare gli imprenditori aretini, spero tuttavia che il presidente sia nelle condizioni di perseguire il piano A, ovvero cedere la società ad altri gruppi".

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