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Città di Castello-Arezzo, in biancorosso una lunga lista di ex

Nell'organigramma societario e nell'organico della squadra ci sono vecchie facce amaranto: da Piero Mancini all'allenatore Alessandria, dal responsabile scouting Martinetti al fantasista Calderini. Sabato tante sfide nella sfida

Sarà una partita atipica quella di sabato, anche perché in casa tifernate c'è una lista lunghissima di ex amaranto. Di Piero Mancini, presidente dell'Arezzo per dieci anni e adesso consigliere d'amministrazione del club, abbiamo già parlato. Poi c'è Paolo Cangi, attuale presidente del Città di Castello che qualche anno fa prese in gestione il vivaio dell'Arezzo.

Nell'organigramma dirigenziale figura Paolo Valori, responsabile delle giovanili, che da calciatore ambiva a giocare al Comunale e però ci arrivò a fine carriera, proprio nell'anno sciagurato della radiazione del 1993. L'area scouting è invece affidata a Daniele Martinetti, 41 anni, 86 presenze e 32 gol con l'Arezzo, compresa la doppietta alla Juventus nel dicembre 2006.

La lista si allunga con l'allenatore, Antonio Alessandria, vicecampione d'Italia sulla panchina della Berretti nel 2016, e con alcuni giocatori biancorossi. Sono nati in provincia di Arezzo il difensore Stefano Tersini (Anghiari), che da ragazzino faceva il raccattapalle allo stadio, il regista Giacomo Gorini (Pieve Santo Stefano) e il centrocampista Alessandro Massai (Monte San Savino).

Una vera e propria militanza amaranto ce l'ha Luca Mosti, difensore classe '98, che ad Arezzo ha messo insieme solo 7 apparizioni tra il 2019 e il 2020. Sei mesi in viale Gramsci per Riccardo Doratiotto, 23 anni, cresciuto nel Cagliari e prelevato nell'inverno scorso dal Montevarchi. Attaccante esterno, protagonista di alcune buone prestazioni con 3 gol di pregevole fattura, venne fermato da un serio infortunio muscolare prima del termine del campionato.

E poi c'è Elio Calderini, 34 anni, fantasista che nell'Arezzo ha fatto la trafila nelle giovanili a metà degli anni duemila. A dicembre di un anno fa, acquistato dal Tiferno, tornò a vestire la maglia amaranto, stavolta in prima squadra: 13 i gol segnati in totale, fino al rientro a Città di Castello in seguito alla decisione della società di rivoluzionare quasi per intero l'organico.

Un elenco molto lungo che aggiunge un altro tema caldo a una partita piena di spunti interessanti.

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