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Preparatori portieri di calcio, Atpc si presenta

Summit a Poppi per l'associazione nata da pochi mesi e che punta a far conoscere e rispettare le norme che regolano il ruolo di allenatore dei portieri

"Non siamo competitor di altre realtà, siamo un'associazione che ha mosso i primi passi da pochi mesi ma che ha già le idee chiare". Le parole sono quelle di Massimiliano Magi, presidente di ATPC, ovvero l'Associazione Tecnici dei Portieri di Calcio. Lo scorso fine settimana a Poppi i preparatori dei portieri aderenti alla nuova associazione si sono ritrovati alla Taverna del Castello per fare il punto dopo pochi mesi di attività e in vista della ripresa. Al vertice c'è Massimiliano Magi, vicepresidente Gianni Calussi mentre i consiglieri con Riccardo Pompei, Paolo Galardi e Francesco Farioli.

"Vogliamo rimettere al centro la figura dell'allenatore dei portieri, entrano negli staff tecnici proprio come un allenatore ma per importanza della sfera di lavoro di cui ci occupiamo, non certo per sostituirci a loro. La figura del preparatore dei portieri deve avere il giusto peso - spiega Magi - nel nostro statuto c'è l'obbligo del patentino per i preparatori dei portieri, soprattutto in categoria come serie D a salire. Non è giusto che un allenatore dei portieri poi possa allenare due o tre formazioni in contemporanea. Altro nodo da risolvere sono i prestanome, ovvero tecnici qualificati che si 'prestano' a fornire le loro credenziali quando poi in campo vanno preparatori non qualificati".

Un'associazione per permettere ai preparatori dei portieri di essere veri e propri consulenti dei tecnici. "Il tesseramento è aperto a quanti avendo i requisiti vogliono restare sempre aggiornati consultando il nostro sito internet e partecipando ai nostri appuntamenti".

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