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Arezzo, i tifosi chiedono certezze sui conti per rientrare allo stadio

Il 10 aprile è la data che era stata fissata dal presidente Manzo e dai gruppi della sud, sull'Aventino da tre mesi, per una verifica sui bilanci

L'Arezzo è davanti all'ennesimo bivio della stagione: ritrovare finalmente i tifosi nella sud, dove mancano dalla partita del 22 dicembre con il Badesse, oppure vederli di nuovo sulla collinetta di San Cornelio. I tifosi scandiscono il conto alla rovescia in vista di domenica prossima. Il 10 aprile, giorno di Arezzo-Poggibonsi, è anche la data che dovrebbe riportare i gruppi organizzati sui gradoni. Prima però c'è un passaggio da fare con la proprietà, secondo gli accordi che erano stati presi durante il faccia a faccia del 3 marzo scorso.

Al culmine di un periodo molto complicato, con i rapporti tra società e tifoseria ai minimi storici, il presidente Guglielmo Manzo aveva fatto un passo indietro e teso la mano''Propongo un patto di fine stagione e vorrei incontrare i ragazzi della curva per un confronto chiarificatore''.

L'appello venne raccolto e il confronto ci fu. Manzo, che in quei giorni si mise a un tavolo anche con Orgoglio Amaranto per superare i dissapori venuti a galla nella precedente assemblea dei soci, commentò con soddisfazione la svolta che si era consumata.

Da parte della sud la reazione fu di apertura ma subordinata a un primo risanamento dei conti societari. Questo in relazione alla possibilità di un ripescaggio, per accedere al quale l'Arezzo deve avere i bilanci in ordine. E la data per una prima verifica venne fissata, per l'appunto, al 10 aprile.

C'è da capire quale canale verrà utilizzato per mettere di nuovo in contatto il presidente e i tifosi, anche se la notizia importante, a quanto filtra, è che l'azionista di maggioranza ha effettuato vari versamenti nell'ultimo periodo, finalizzati a saldare le pendenze arretrate con l'erario e a ricapitalizzare la società.

Come noto, infatti, l'assemblea dei soci ha deliberato un aumento di capitale da 3 milioni di euro, indicando il 24 aprile come data ultima per la sottoscrizione di un primo 25% (700mila euro circa per il gruppo Mag, 30mila euro per Orgoglio Amaranto). 

Proprio il comitato di azionariato popolare potrebbe essere il mediatore tra le parti, anche se la situazione è ancora in fase di sviluppo. Fatto sta che la clessidra, intanto, gira.

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