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Arezzo, poche speranze per il ripescaggio. Ma i tifosi ci credono ancora

La Torres è quasi certa di salire in C dopo i lavori di adeguamento dello stadio. La società amaranto adesso deve decidere se presentare comunque la domanda con fideiussioni e versamenti per un totale di un milione di euro

Le speranze dell'Arezzo di tornare tra i professionisti tramite il ripescaggio si sono affievolite negli ultimi giorni, parallelamente all'accelerata dei lavori che la Torres sta effettuando sullo stadio ''Sanna''. La società sarda è davanti in graduatoria e dalle indiscrezioni che filtrano, avrebbe risolto praticamente tutti i problemi strutturali dell'impianto, grazie anche all'aiuto della Regione. C'è comunque tempo fino a martedì 19 per presentare la domanda.

La concessione della licenza nazionale, indispensabile per l'iscrizione in serie C, è infatti subordinata al versamento di due fideiussioni da 300mila e 350mila euro, oltre al contributo a fondo perduto di 300mila euro, ma anche all'omologazione dello stadio, che deve rispettare parametri precisi riguardo illuminazione, videosorveglianza, accessi alle tribune, seggiolini, area stampa, medica e antidoping. 

Il Comunale è a posto sotto ogni punto di vista e proprio per questo l'Arezzo, nonostante l'eliminazione al primo turno dei playoff, si era messo alle spalle quasi tutta la concorrenza. Davanti erano rimaste Torres, Varese e Ravenna. Lombardi e romagnoli hanno ormai alzato bandiera bianca, mentre i sardi (vincitori dei playoff) hanno puntato subito al salto di categoria.

Adesso la questione, di forma e anche di sostanza, è un'altra: l'Arezzo depositerà lo stesso la domanda di ripescaggio, nonostante la Torres abbia un piede e mezzo in C? La decisione verrà presa in questo weekend e molto peserà anche il parere del dg Giovannini. Le due fideiussioni, così come il versamento a fondo perduto, verrebbero restituite in breve tempo in caso di esito negativo. L'unico onere economico riguarda le commissioni bancarie, che si aggirano sui 40/50mila euro. 

Ieri allo stadio è comparso uno striscione, firmato dagli Ultras, che esortava la società ad andare comunque avanti. E in effetti, al di là di qualche imprevisto che potrebbe venire a galla all'ultimo momento a Sassari, l'Arezzo dimostrerebbe coerenza con quanto dichiarato a più riprese nel recente passato, anche nel giorno della presentazione di mister Indiani.

L'esperienza insegna che in circostanze come questa, quando di mezzo ci sono mille dettagli burocratici da rispettare, non si può mai dire mai. Se poi la Torres presenterà una domanda completa e inattaccabile, si chiuderà definitivamente la storia e l'Arezzo potrà concentrarsi sulla serie D. Ma provarci fino in fondo sembra la soluzione più logica.

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