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Mercoledì, 29 Marzo 2023
Calcio

L'Arezzo non ha più tempo da perdere. Obiettivo tre punti contro la Pro Livorno

Amaranto con il 433 per raggiungere la vittoria che manca da oltre un mese. Calderini e Strambelli nel tridente d'attacco insieme a Foggia. Sussi vuole il riscatto dopo la sconfitta nell'esordio di Poggibonsi

Nuovi acquisti subito in campo, alla ricerca della vittoria che manca dal 31 ottobre. E' un Arezzo sottosopra quello che aspetta la Pro Livorno, reduce da una scoppola pesante a Poggibonsi e con il mercato che sta cambiando volto all'organico: Calderini, Marchi e Pizzutelli domani giocheranno dal primo minuto ed è probabile che Marchetti, Aliperta, Evangelista e Panatti non vengano convocati.

Sono gli effetti della rivoluzione andata in scena nelle scorse settimane nei ruoli chiave dell'organigramma (direttore sportivo e allenatore) e che ora si sta allungando alla squadra. Andrea Sussi, che stamani ha parlato in conferenza stampa, è comunque fiducioso: a Poggibonsi, sette giorni fa, l'Arezzo è crollato mentalmente nella ripresa ma prima dell'intervallo qualche spunto positivo era emerso; gli innesti del mercato hanno portato freschezza ed entusiasmo; una settimana in più di lavoro ha consentito al gruppo di assorbire alcuni dettami tattici importanti.

Questa la sintesi del Sussi pensiero, con l'allenatore che alla squadra chiede di correre di più e correre meglio, oltre che di sveltire la manovra. E' uno dei motivi per i quali Aliperta, capitano a Poggibonsi, è finito ai margini del progetto in favore di Pizzutelli, bravo con i piedi ma in grado di garantire più copertura e maggiore pressione sugli avversari (“è quello che chiedo al mio metodista” ha spiegato Sussi).

Domani, con Mancino unico assente per il secondo turno di squalifica, l'Arezzo giocherà 433. Davanti a Colombo, due terzini under (Campaner e Ruggeri) e due centrali over (Lomasto e Biondi). Pizzutelli farà il play con Marchi e Marras (o Tordella) a fianco, mentre davanti è pronto il tridente con Foggia punta centrale, Calderini a sinistra e Strambelli a destra.

Se non fosse che la classifica è quella che è e che gli ultimi risultati hanno tolto poesia a tutto il resto, ci sarebbe da leccarsi i baffi nell'attesa di vedere all'opera insieme due elementi di categoria superiore come Calderini e Strambelli.

L'attualità invece impone di chiedersi come reagirà l'Arezzo di fronte a una curva Minghelli che, dopo aver abbandonato il settore ospiti di Poggibonsi mezz'ora prima della fine, domani sarà più fredda e silente del solito.

“Dobbiamo fare una striscia di risultati per riconquistare la fiducia della gente” ha chiosato Sussi, che della Pro Livorno in caduta libera (cinque sconfitte di fila, peggior difesa e peggior attacco del torneo) non si fida granché: “Domenica scorsa contro il San Donato ha tenuto botta fino a venti minuti dalla fine. Qua verrà a chiudersi per ripartire, noi dovremo attaccare con pazienza”.

Una pazienza che i tifosi sembrano aver già perso nei confronti di tutti, società compresa, e che neanche Sussi può permettersi di dispensare troppo a lungo. Serve invertire la rotta e serve farlo subito. Alla fine del torneo mancano sei mesi, può ancora materializzarsi qualsiasi epilogo. Anche se jolly da mettere in tavola non ve ne sono più.

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