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Arezzo- Legnago Salus, le pagelle di Giorgio Ciofini. L’aspirina e i regali di Natale

I top e i flop di Giorgio Ciofini

Dopo il Fano, arriva il bis non richiesto. Prendiamolo come un segno beneaugurante questo nuovo 1-1 in zona Cesarini.  Del resto, in latino, Salus significa salute e anche salvezza. Il pari di Cutolo dal dischetto, intorno al 90°, ha un sapore agrodolce. Il rigore è all’Arace Telamonio, ma fa giustizia. Questo punticino in fondo ad un anno da mal di fegato, non è il vaccino che tutti aspettiamo. È un’aspirina. Ora la parola passa alla Società e al mercato. Il popolo amaranto aspetta notizie a giorni. Bisogna fare le pulizie di Pasqua sotto Natale e acquisti pronti per la ripresa in quel di Ravenna, dopo la Befana. Quali regali porterà al nostro Cavallino? Intanto buone feste a tutti, con l’ultima pagella dell’anno impossibile.

Sala: Un tiro un gol. Provi il nostro Andrea a farsi benedire in Pieve da don Alvaro, che scaccia il malocchio. E si porti dietro tutta la squadra! Voto: ng

Arini: Un’ora alla rovescia per il Samurai che, invece di Cutolo, innesca Luppi e cerca ancora la bussola tra i legnaghesi. Voto: 5

Maggioni: Soffre Chakir, la fascia sinistra e l’aria che tira, per niente adatta ai ragazzotti di primo pelo. Voto: 5

Baldan: Poteva fare tre gol, ribaltando due anni pinzignaccheri più dell’ottimo portierino della Salus e salire così, in un giorno solo, dalle stalle alle stelle. Niente da fare per Marco nostro, coautore della solita frittata sul gol di Luppi. Voto: 5,5

Cherubin: Nick lentopede (e un po’ cagionevole) supplisce con il vecchio mestiere e grinta spianata, che gli costa anche un giallo. Voto: 6

Di Paolantonio: Guida alla grande l’assalto finale al forte di Bagatti. Ma per un’ora fa il fantasma. Ale perché? Voto: 6

Sussi: Queste sono battaglie per gente dura. Christian è bravo, ma ancora morbidone. Voto: 5

Luciani: Se non la partita, certo sarà un voto da ricordare per il nostro Vice che, con la Salus, fino all’ultimo non ci risparmia il mal di fegato, con le sue giocate. Voto: 4

Zuppel: Dei ragazzini in campo (troppi tutti insieme) Diego è sicuramente il più maturo. Presente nel primo tempo a far salire la squadra, assente nell’arrembaggio finale. Voto: 6

Cutolo: L’Arezzo dipende dal suo mancino, come la vita dal sole. Quel rigore pesava e, in questa squadra, gli tocca fare anche la funzione clorofilliana. Un po’ troppo anche per il capitano. Voto: 6,5

Belloni: Di Nick lestopede sono le uniche cose degne, nella prima ora di gioco. Almeno ogni tanto ci sveglia dal calcio ruminato di breriana memoria, con le sue accelerate. Voto: 6

Di Nardo: Una sforbiciata alla Menchino, con palla che esce di jella pura, gli vale da sola il voto: 6,5

Benucci: Entra e cambia la partita. Il rigore di Maggio è natalizio, ma lui si butta. Intraprendente e sottolineo intraprendente, è la sua mezzora. Bravo Max. Voto: 6,5

Foglia: è caduto in autunno, siamo entrati in inverno e la primavera è lontana. Voto: 5

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