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Arezzo, c'è da lavorare. Tre gol al passivo e manovra lenta contro la Lupa. Ma la squadra ha qualità

Difesa presa d'infilata, possesso palla senza guizzi, condizione fisica ancora approssimativa. Gli amaranto, che hanno vinto in rimonta l'ultima amichevole, devono crescere. Tra le note positive Aliperta, Strambelli e l'under Apolloni

C'è da lavorare e si sapeva. La partita contro la Lupa Frascati ha messo in evidenza i difetti di una squadra completamente nuova che deve oliare i meccanismi giusti in tutti i reparti. Tre gol subìti da un avversario di categoria inferiore non fanno scattare l'allarme rosso solo perché siamo al 23 di agosto, con ancora un mese davanti prima dell'inizio del campionato. E poi c'è pure un altro fatto, legato alla preparazione dura di questo periodo. Negli ultimi giorni i carichi atletici sono aumentati e ieri si è visto chiaramente che la gamba era pesante.

Mariotti dovrà metterci le mani, anche se alcune indicazioni confortanti, sulle caratteristiche generali e sulle qualità dei singoli, sono venute a galla. Aspettando qualche buona notizia dal mercato, è innegabile che la rosa abbia diversi punti di forza, certificati dai curricula e da qualche sprazzo interessante, applaudito dai trecento tornati finalmente sugli spalti.

Arezzo_LupaFrascati_2021_Cutolo-2

COSA NON VA – Circolazione di palla farraginosa, linee di passaggio inaridite dallo scarso movimento collettivo, fragilità difensiva acuita da una scarsa brillantezza fisica. I tasti dolenti sono soprattutto questi, intrecciati tra loro.

Nonostante la buona volontà di Aliperta e un possesso prolungato, l'Arezzo nel primo tempo ha creato occasioni in modo sporadico, più che altro su iniziative individuali. Avrebbe potuto segnare diverse volte, ma è mancata continuità di manovra. I due terzini under hanno spinto poco, Panatti e Marras hanno sbagliato tanto. E anche Foggia è sembrato indietro di condizione.

Tutto prevedibile, tutto fisiologico, fatto sta che la Lupa è andata al riposo avanti di un gol, segnato in modo facile facile, con la difesa amaranto aperta e presa inopinatamante d'infilata. Un po' la stessa sbandata della ripresa, quando è bastata una palla verticale di comoda lettura per mettere Sebastiani davanti al portiere. Mariotti di sicuro non avrà gradito.

Arezzo_LupaFrascati_2021_Foggia-2

COSA VA – Per fortuna, nonostante la stanchezza e il solleone, l'Arezzo ha messo in mostra alcuni pregi innegabili. Di soluzioni per portare pericoli nell'area avversaria, ce ne sono a iosa. E se il palleggio non funziona, possono pensarci i singoli. Strambelli, per esempio, è uno che fa veramente la differenza. Svaria, è difficilmente marcabile, è bravo nell'uno contro uno e ha un sinistro micidiale, sia da fermo che in movimento. C'è da dire che lui e Cutolo vanno spesso a ricevere palla nella stessa zona di campo, il che fa pendere la manovra dalla parte destra. Il rischio è che si pestino in piedi, ma se invece riescono a convivere, l'Arezzo può creare superiorità con due giocatori di livello superiore, che in D lasciano il segno.

Non male nemmeno il play Aliperta, che sa giocare sul corto ma che, quando ha modo, sa pure trovare i compagni sugli esterni e con la palla filtrante. Inoltre lui, Cutolo, Strambelli e aggiungiamoci Pinna, formano una batteria di tiratori (tutti mancini) che garantisce perlomeno una decina di gol sui piazzati.

Nella ripresa la partita ha perso contenuti e attendibilità. Merita la menzione però l'under Apolloni, classe 2000, ex Ponsacco e Gavorrano. La serie D l'ha già assaggiata negli anni scorsi e si vede. Mediano dinamico, aggressivo, buona corsa, ha tecnica e personalità per reggere una maglia da titolare.

Tutto ciò, con la premessa che è solo calcio d'agosto. E che, come stava scritto su uno striscione mostrato ieri dai tifosi, l'Arezzo è condannato a vincere.

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