L'Arezzo ha scelto Mattia Iori. Già da alcuni giorni i contatti fra le parti si erano intensificati e, per utilizzare una formula abituale nel calcio mercato, si può dire che mancano solo pochissimi dettagli per il buon esito dell'affare. Classe 1997, destro di piede, versatile tatticamente, Iori può giocare da esterno nel 433, che è il modulo base di Indiani, oppure da secondo attaccante con un centravanti vicino. E sarebbe un elemento in grado di interpretare bene anche il 352.

Giovannini e Cutolo hanno sondato pure altre piste, comprese quelle che portavano a Mbarick Fall e Federico Russo, quest'ultimo allenato da Indiani al San Donato due stagioni fa, ma alla fine hanno puntato forte su Iori, bruciando una concorrenza molto ampia. Svincolato dopo un torneo su alti livelli con la Pergolettese nel girone A di Lega Pro, il giocatore in Lombardia ha messo insieme 32 presenze e 8 gol, 4 nel girone di andata e 4 in quello di ritorno, bissando la splendida annata in serie D con il Brusaporto (37 partite, 23 gol).

Nell'ultimo mese la Pergolettese ha preferito tenerlo fuori perché Iori ha rifiutato il rinnovo di contratto, valutando altre offerte. E alla fine sembra proprio averla spuntata l'Arezzo, che lo inserirà nel parco attaccanti insieme a Gaddini, Gucci, Guccione e Pattarello. Manca poco, quindi, a un altro innesto di spessore nella rosa amaranto.