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Arezzo, c'è un lavoro da finire. Contro il Grosseto con qualche incognita e tante certezze

Gli amaranto giocano domani sul neutro di Poggibonsi e a porte chiuse per la squalifica dello "Zecchini". Archiviata la sosta, serve subito l'approccio giusto. Indiani riparte dalle 7 vittorie consecutive

Un paio di incognite e tante certezze. L'Arezzo riprende il campionato cavalcando l'onda lunga delle sette vittorie consecutive, che hanno piegato quasi totalmente la resistenza delle concorrenti. Resta solo la Pianese a distanza debita ma ancora colmabile, considerando che il 16 aprile c'è in calendario lo scontro diretto al Comunale.

E' per questo che Paolo Indiani non vuole cali di concentrazione prima del tempo. La sosta ha stoppato il crescendo amaranto e il ritorno in campo lascia sempre qualche apprensione. Staccare e riattaccare la spina, se non si è lavorato bene in settimana, diventa complicato e l'Arezzo, in questo caso, ha tutto da perdere.

Poi c'è il contesto particolare in cui si giocherà a domani. Il Grosseto ha il campo squalificato fino al termine della stagione e dunque la partita si disputerà sul neutro di Poggibonsi a porte chiuse, che in teoria sarebbe una punizione del giudice sportivo per il club biancorosso e in realtà si tramuta in una penalizzazione evidente per Indiani, che non potrà contare sul supporto dei 500/600 tifosi (o forse di più) che ci sarebbero stati in condizioni normali.

Spalti vuoti e silenzio di tomba come ai tempi in cui la pandemia aveva obbligato la Figc a sbarrare le tribune: questo lo scenario che si profila in una partita in cui l'Arezzo ha il favore del pronostico. Gli amaranto stanno bene di testa e di gambe, hanno conquistato 14 punti su 14 nelle ultime uscite con soli 2 gol al passivo e vedono vicino il traguardo.

Indiani deve scegliere quale modulo schierare in campo, se confermare il 4231 visto all'opera con il Montespaccato o il 433 utilizzato costantemente in stagione. Come sempre, ballottaggi aperti in ogni reparto, con il turn over che ormai è una prassi.

“Non sarei un buon allenatore se non sfruttassi le qualità di tutti i calciatori – ha detto stamani il tecnico in conferenza stampa. Sono finiti i tempi in cui undici elementi avevano la maglia incollata e giocavano sempre gli stessi”.

Castiglia, Damiani, Risaliti e Trombini sono in diffida ma questo non dovrebbe condizionare le scelte dell'allenatore e ci sta che tutti e quattro partano dal primo minuto.

Sull'altro fronte mister Cretaz (squalificato) dovrà fare i conti con alcune assenze (Ciolli, Bruno, Rotondo, forse Messini) e con una classifica che scotta. Il Grosseto non vince dal 29 gennaio e con il nuovo allenatore non ha mai conquistato i tre punti, scivolando a ridosso dei playout. Però in rosa ci sono giocatori di buon livello, da Pasciuti a Cretella, da Gomes a Giustarini, ed è per questo che Indiani continua a tenere alta la soglia d'attenzione.

“Le prossime due partite saranno decisive – ha spiegato – e noi non dobbiamo sbagliare”.

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