La stagione è entrata nel vivo quando mancano dieci turni alla fine del campionato e l'Arezzo si trova lassù, con le prime della classe nel giro di appena due punti. "Se era l'obiettivo iniziale? Ci speravamo soprattutto dopo i primi risultati - risponde Massimo anselmi - numero uno delle amaranto". A Ceciliano nella sera di venerdì sono tanti i dettagli da ultimare e non solo quelli sul rettangolo verde. C'è la tattica, l'allenamento dal punto di vista atletico e quello tecnico. "Domenica andiamo a Pistoia e sarà un partita importante per la posta in palio e per la classifica perchè ci sono quattro squadre tra cui l'Arezzo in testa, tutte racchiuse in due punti".

Ma oltre alle questioni del rettangolo verde ci sono anche quelle sanitarie. Il venerdì è il giorno dei tamponi di controllo per scongiurare la presenza di calciatrici, membri dello staff, dirigenti o personale degli uffici o del campo, positivi al Covid-19.

"Il controllo è effettuato dal perosnale di FederLab con cui è stata sottoscritta una convenzione - prosegue Anselmi - ma a dire il vero le nostre atlete erano monitorate già da prima".

Fin dalla scorsa estate infatti il club amaranto pur non avendo l'obbligo aveva deciso di sottoporre ciclicamente le ragazze della prima squadra, staff e dirigenti, a visite di controllo tramite test sierologici e tamponi. Una spesa affrontata in proprio e senza alcuna esitazione che ha permesso ad un certo punto della stagione di evidenziare la positività al Covid di alcune tesserate, facendo poi partire l'iter previsto.

"Perchè le ragazze vanno in campo per divertirsi e giocare, ed è giusto che non abbiano nè paure nè preoccupazioni - sottolinea Anselmi - ecco perchè avevamo deciso anche quando non erano obbligatori e previsti di far effettuare dei test prima di ogni partita, per la tutela della salute delle ragazze e non solo.  Adesso abbiamo attuato non più il nostro protocollo ma quello stabilito dalle autorità. Ambiente sicuro? Come avete potuto vedere i test sono tutti negativi e quindi tutte le ragazze possono allenarsi e giocare, ma oltre a loro anche i dirigenti e chi frequenta l'impianto deve sottoporsi al controllo: è per il bene di tutti".