Arezzo in cerca di continuità. Obiettivo tre punti a Montespaccato

Prima volta nella storia a Montespaccato, su un terreno sintetico che promette battaglia e contro un avversario che in casa ha messo insieme quasi la totalità dei punti conquistati. L’Arezzo ci arriva con un rotondo 3-0 alle spalle che ha riportato un po’ di fiducia, anche se l’obiettivo di stagione andrà messo a fuoco partita dopo partita.

Per fortuna, per dirla alla Mariotti, è finito il calcio mercato. Dodici acquisti e dieci cessioni hanno rivoluzionato l’organico, anche se di prime punte è rimasto solo Persano. Ma all’allenatore va bene così: “La squadra è competitiva, non serve più parlare di chi entra e chi esce. Quello che conta è lo spirito e noi dovremo essere bravi a lavorare con entusiasmo, serenità, con la voglia di arrivare alla domenica per scendere in campo e vincere. I ragazzi in settimana li ho visti bene, dobbiamo giocare con lo stesso atteggiamento mostrato con l’Unipomezia”.

Al “don Puglisi” tornano Calderini e Frosali dopo la squalifica, anche se Mariotti lascia intendere che in formazione ci saranno solo “piccoli accorgimenti”. Probabile che l’undici iniziale rimanga quello di sette giorni fa, con la tentazione di schierare Calderini dal primo minuto insieme a Persano e Cutolo. In tal caso resterebbe fuori Sicurella.

“Il Montespaccato sul suo campo è avversario tosto e insidioso. Ha battuto 4-0 la capolista San Donato, ha vinto con il Gavorrano, ha giocatori che possono creare difficoltà a chiunque. Per questo dico che servirà un Arezzo sveglio, battagliero, capace di ribattere colpo su colpo e di andare alla conquista delle seconde palle. Il terreno stretto e sintetico potrebbe sfavorirci, ma vogliamo fare una bella prestazione”.

Da domani, quindi, comincia un altro torneo per gli amaranto, staccati di 14 punti dalla vetta della classifica e di 10 dal secondo posto. “In campo si va sempre per vincere – ha concluso Mariotti – anche perché bisogna guadagnarsi la conferma o la chiamata da qualche altro club. Quindi ho ripetuto ai ragazzi che non molliamo niente: siamo l’Arezzo e non ce lo possiamo permettere”.