rotate-mobile
Sport

Bocciato il gioco, promosso l'atteggiamento. Cosa resta di Livorno-Arezzo

Cosa resta del derby? Un Arezzo che ha indossato l'elmetto per reggere l'assalto del Livorno dopo due espulsioni evitabili, una prova battagliera che ha portato un buon punto. L'Arezzo è tornato a casa a testa alta tra gli applausi dei propri...

Cosa resta del derby? Un Arezzo che ha indossato l'elmetto per reggere l'assalto del Livorno dopo due espulsioni evitabili, una prova battagliera che ha portato un buon punto. L'Arezzo è tornato a casa a testa alta tra gli applausi dei propri tifosi.

Modulo, tre punti e un gioco bloccato. Il 4-4-2 disegnato da Sottili non era dovuto a scelte obbligate. L'Arezzo voleva i tre punti e il mister voleva che il suo Arezzo fosse arrembante come visto in casa di Alessandria e Cremonese. Ecco due esterni alti e offensivi, spazio a Moscardelli e Polidori perché attualmente è difficile tornare al 4-2-3-1 pensando di sacrificare uno dei due attaccanti di ruolo. Sottili voleva i tre punti. Non a caso aveva parlato alla vigilia di un cambio in corsa verso il 4-3-1-2 con un rifinitore alle spalle delle due punte per aumentare il peso specifico dell'attacco.

Il Livorno non era all'ultima spiaggia anche se poco mancava. E' una squadra ferita nell'orgoglio. Ultima spiaggia per Foscarini? Forse lo era visto che in tribuna non mancavano allenatori attualmente svincolati. Di sicuro sentendo i fischi a fine partita il rapporto con la piazza si è rotto e da qui nasceva il bisogno della squadra labronica di far suo il derby contro l'Arezzo. Foscarini ha disegnato un 4-3-1-2 con due terzini che tenevano d'occhio Yamga e Arcidiacono, a centrocampo Luci e Giandonato hanno lavorato bene e poi quel Ferchichi in mezzo alle linee fino al passaggio al 4-3-3 ha goduto di una buona dose di libertà.

Ecco un gioco bloccato in casa Arezzo. Gli amaranto hanno messo in campo grinta e velocità. Sul piano fisico nulla da eccepire ma la pulizia nella manovra è venuta meno. Due espulsioni evitabili. Perché i quattro gialli rimediati da Sirri (rientrerà in diffida) e Moscardelli hanno impedito il passaggio al 4-3-1-2. In 9 contro 11 l'unica soluzione era quella di indossare l'elmetto e barricarsi in trincea. Da qui la nota più lieta. L'Arezzo torna da Livorno con un bel 8 in pagella alla voce atteggiamento/mentalità. Dentro il baby Demba, dentro Solini che aveva nelle gambe solo il match di Coppa e giù una linea al limite dell'area di rigore. Gli ultimi 20' sono stati un assalto all'arma bianca con una barricata che ha retto l'urto anche dell'esperienza degli over del Livorno. Un buon punto? Assolutamente sì al quale dovrà seguire un ulteriore passo in avanti in termini di risultati quando contro l'Arezzo giocheranno squadre meno blasonate. L'asticella è stata alzata. Risultati e classifica parlano di un Arezzo che è lontano dal poter lottare per il primo posto, ma di sicuro ha tutte le carte in regola per raggiungere il podio del girone. Articoli:

In 9 contro 11 l’Arezzo riesce a trovare un punto a Livorno (1-1)

Twitter @MatteoMarzotti

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bocciato il gioco, promosso l'atteggiamento. Cosa resta di Livorno-Arezzo

ArezzoNotizie è in caricamento