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Trenta guardie ittiche al lavoro per monitorare gli ecosistemi e contro il bracconaggio

Ruscelli e Buttini (Fipsas): "Attività per il 2022 a pieno regime"

Dichiarazione di Francesco Ruscelli, presidente provinciale Fipsas sezione Arezzo, e Riccardo Bruttini, responsabile vigilanza Fipsas sezione Arezzo.

"L’attività per il 2022 è già a pieno regime per le 30 guardie ittiche volontarie Fipsas di Arezzo, coordinate dalla Polizia Provinciale, che attualmente stanno svolgendo anche corsi di formazione e aggiornamento. I servizi sono ripresi a ritmo serrato. 

Nell'anno 2021 sono stati eseguiti oltre 900 servizi di vigilanza per un totale di circa 2700 ore su tutto il territorio della provincia di Arezzo: decine le infrazioni contestate e altrettanti i verbali redatti. Si va dall'utilizzo di mezzi non consentiti (numero eccessivo di canne e ami) alla detenzione di pesci sotto misura o vietati, e dal mancato possesso della licenza di pesca, fino al bracconaggio con l'utilizzo di reti.

Nei primi mesi del 2022 sono già stati svolti circa 200 servizi. L’impegno maggiore si concentra nelle acque gestite dalla Fipsas nel territorio della provincia di Arezzo come la ZRS Tail Water sul Tevere a Sansepolcro, la ZRS Capodarno a Pratovecchio-Stia ma anche la ZPP San Cipriano a Cavriglia dove la Regione ha previsto l'istituzione di una zona di pesca No - Kill. Numerosi sono anche i controlli sulle acque libere su tutto il resto del territorio provinciale.

Il compito delle guardie ittiche è quello di monitorare l'ambiente e gli ecosistemi, segnalando eventuali irregolarità  e situazioni di rischio ambientale. Le guardie, inoltre, svolgono un servizio di informazione verso i pescatori che hanno dubbi su regolamenti e leggi in vigore. Le guardie ittiche volontarie svolgono anche un fondamentale servizio di monitoraggio contro il fenomeno del bracconaggio ittico che si è diffuso anche nel territorio della provincia di Arezzo.

Il 2022 si annuncia un anno ricco di iniziative che coinvolgono il settore vigilanza Fipsas. In programma l’istituzione di nuove zone a protezione parziale, il supporto a manifestazioni sportive e ricreative, interventi di recupero dei rifiuti abbandonati nei laghi e fiumi, ampliamento dei luoghi interessati dall'azione di vigilanza e nuove guardie in formazione, oltre alle eventuali situazioni di pericolo per la fauna ittica che si possono accidentalmente verificare e che richiedono il nostro intervento".

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